Quando Gallarate divenne città
Il "Risorgimento tour" ha portato i docenti gallaratesi alla scoperta delle testimonianze di un periodo di grande sviluppo per la città
A bordo di un pullmino arancione messo a disposizione dell’AMSC, nel pomeriggio del 30 settembre una ventina di docenti delle scuole superiori di Gallarate ha concluso in modo insolito un corso di aggiornamento sull’Unità d’Italia: il "Risorgimento tour" tra le vie della città, organizzato da DIESSE /Didattica ed Innovazione Scolastica ha illustrato e documentato il prodigioso sviluppo di Gallarate che, nella seconda metà dell’Ottocento, a partire dall’unificazione, da borgo di seimila abitanti si trasformò in una vera e propria città dotandosi di una serie di edifici ed infrastrutture lungimiranti e in qualche caso avveniristici: i luoghi della rappresentanza politica, della fede e della cultura, gli istituti dell’educazione e dell’assistenza sanitaria, i centri della finanza e della produzione, gli spazi dello sport e i monumenti alla Storia.
Protagonisti di tanto fervore furono i pionieri dell’industria, soprattutto tessile, come le famiglie Ponti, Cantoni, Borgomaneri e Bellora, industriali illuminati che, destinando le loro risorse anche alla dimensione civile della città, seppero promuoverne lo sviluppo sul piano economico, sociale, artistico ed educativo e metterla al passo dei più avanzati paesi europei.
A illustrare sapientemente il percorso, la dottoressa Laura Bonicalzi, architetto e guida d’arte.
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