“Doveva fare ricorso a settembre, non avremmo pagato gli aumenti”

Il Pd aveva chiesto al presidente Galli di seguire la strada giudiziaria come Roma e Torino, ma in quel caso il politico leghista aveva detto che non si fidava dei giudici

 La Provincia finalmente si risveglia dal letargo e fa ricorso al TAR contro l’aumento
dei pedaggi autostradali

Ad agosto le province di Roma, Torino, Pescara fecero ricorso al TAR contro gli aumenti
dei pedaggi autostradali decisi a luglio, tramite decreto, dal governo Berlusconi (PDL +
Lega Nord). Il TAR sospese l’efficacia della decisione del governo per i tratti autostradali
delle province ricorrenti, obbligando governo e ANAS a presentare, a loro volta, ricorso al
Consiglio di Stato contro tale sospensiva.

A settembre, tuttavia, il Consiglio di Stato respinse il ricorso contro la sospensiva della
sentenza del TAR presentata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’ANAS,
confermando lo stop agli aumenti dei pedaggi autostradali unicamente per le province
ricorrenti di Roma (Grande Raccordo Anulare), Torino e Pescara.

Invece, alle barriere di Gallarate e Besnate, le famiglie e le imprese della nostra provincia
continuarono a pagare 1,30 euro, cioè 0,10 centesimi in più rispetto all’entrata in vigore del
decreto del governo.

Assordante, in tale occasione, fu il silenzio di ministri e parlamentari di PDL e Lega Nord
del nostro territorio.

Essi accettarono in silenzio questo ulteriore odioso balzello destinato a gravare sulle
nostre tasche, in un momento che è già di grave crisi economica, per circa 100 euro in più
all’anno.

Solo il PD si mosse facendo presidi ai caselli interessati e affiggendo manifesti di protesta
per stigmatizzare l’immobilismo della provincia di Varese.

Il presidente della provincia di Varese Galli, infatti, sprezzante del ridicolo, si limitò
a dichiarare che, secondo lui, esisteva una discriminazione verso gli enti locali del
Nord. “Avremmo fatto volentieri ricorso al TAR – sostenne – se non fosse che le persone
che siedono in questi tribunali danno ragione ben volentieri alle richieste che vengono da
una certa area geografica, mentre sono preclusi a quelle che arrivano da un’altra parte”.

Si spinse ad affermare addirittura che il ricorso non era tecnicamente possibile, perdendo
tempo prezioso.

Accusando il PD di fare “battaglie di retroguardia”.

Tuttavia, apprendiamo oggi che, a tre mesi di distanza, si è, finalmente, accorto anche
lui che il pedaggio sull’A8 potrebbe essere illegale, annunciando ricorso al TAR. Il PD,
pertanto, aveva ragione.

L’improvviso risveglio del presidente della provincia dal letargo, dipende forse da un
miracolo o più verosimilmente dall’avvicinarsi delle prossime scadenze elettorali?

Non vorremmo che tutto si risolvesse nel nulla come per la promessa del sindaco di
Varese Fontana di abbattere i caselli autostradali con la propria automobile.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 25 Novembre 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.