E’ internet il nuovo Spoon River

È il giorno dei morti, dedicato al ricordo di chi non c'è più. Sempre più spesso il web è il mezzo per non dimenticare: il caso di Daniela Viganò, 30enne scomparsa di recente, è emblematico

E’ il giorno dei morti, quello in cui si ricordano i propri cari, li si va a trovare e si porta un fiore al cimitero. Una consuetudine che, pur ridimensionata, non si spegne perchè il dolore per la perdita di una persona amata non si spegne mai. Ma questo terzo millennio sta cambiando anche la geografia del lutto, dell’elaborazione collettiva di un sentimento che altrimenti, affrontato da soli, sarebbe insopportabile. Ne sa qualcosa Varesenews, ormai da anni un collettore di emozioni e di elaborazioni sociali del lutto: da quando sono stati aperti i commenti sotto gli articoli che annunciavano morti in incidenti o la scomparsa di personalità note e amate dai varesini le testimonianze si sono accumulate.

Dai tre ragazzi dell’oratorio morti tragicamente all’imbocco varesino dell’autostrada A8 (http://www3.varesenews.it/varese/articolo_commenti.php?id=147769), all’amatissimo professore del liceo scientifico Franco Formato, morto per un malore (http://www3.varesenews.it/scuola/articolo.php?id=86662), al professor Della Bordella, caduto in montagna (http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=87188) all’amatissimo professor Alfredo Speroni, morto a scuola davanti ai suoi alunni (http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=183622) o al professor Furia, che ha inventato il centro geofisico varesino e la cittadella della scienza (http://www3.varesenews.it/scienza_tecnologia/articolo.php?id=180271).

Articoli che hanno raccolto centinaia di messaggi e rappresentano il tramandare della memoria nel flusso più moderno che c’è, quello di Internet. 

Uno degli episodi più commoventi è molto recente: nell’articolo sui funerali di Daniela Viganò, la 30enne di Luvinate morta in un incidente stradale sulla Tangenziale di Milano (http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=184531) i commenti non sono più solo di amici, conoscenti e lettori, rimasti colpiti dallo spezzarsi di una vita troppo giovane. Mamma, papà, la zia e il fratello hanno scelto proprio quell’articolo (http://www3.varesenews.it/varese/articolo_commenti.php?id=185143) per affidare il ricordo imperituro della giovane.

Non più con i formalismi dei necrologi classici, ma con la libertà, anche sentimentale, della rete. Ricordandone, innanzitutto, i suoi particolari quotidiani: «Ti aspettavamo con tanta gioia alla sera dopo il tuo lavoro e, come in tutte le famiglie, parlavamo dei nostri piccoli problemi quotidiani e tu riuscivi sempre con una parola di conforto a farci sorridere -ricordano i suoi genitori -. Ora è il tuo sorriso che ci manca, ma soprattutto la tua presenza». 

E la zia, che è stata l’ultima evidentemente a salutarla da viva, ricorda; «Cara Daniela, ti ho dato il primo bacio quando sei nata e ti ho dato anche l’ultimo a Milano – spiega zia Renata –  Mi ricordo il primo: meraviglioso! Questo piccolo fagottino con due occhietti azzurri e mentre il prete ti battezzava io continuavo a guardarti e pensavo sei proprio bella, sei proprio bella bambolina! Mi ricordo le prime torte con le candeline, che non riuscivi a spegnere mai e la mamma ti aiutava e poi giù a ridere! Poi arrivò Roberto e tu già un po’ più grande te lo portavi dietro, sempre insieme…le vostre corse sui prati in montagna con i nostri cugini. Le risate quando dicevi che Roby era il tuo fidanzatino per allontanare i ragazzini che ronzavano intorno. Le partite a carte in taverna in montagna…momenti d’oro che ricorderò per tutta la vita». 

I mezzi cambiano, ma le emozioni e i dolori restano. Come rimangono uguali i metodi sociali per cercare di alleviarli: quello di un abbraccio collettivo, in nome della memoria. Una volta c’era il necrologio, il funerale, la messa. Ora c’è il ricordo personale su internet. Per non dimenticare e non far dimenticare.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Novembre 2010
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