Enrico Dell’Acqua, un “contemporaneo” di cent’anni fa

Sabato 6 novembre il convegno dedicato alla figura dell'illustre imprenditore (1851-1910), pioniere e "principe mercante" a cavallo dell'Atlantico, tra Busto e il Sudamerica. Tutto in diretta streaming sulla web tv del Comune

Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della scomparsa di Enrico Dell’Acqua, pioniere dell’esportazione italiana, sabato 6 novembre a partire dalle 9.30 ai Molini Marzoli si svolgerà un convegno di carattere storico-economico sull’attualità dell’esempio del Principe mercante.
“Enrico Dell’Acqua (1851-1910) un contemporaneo”, il titolo dell’incontro, organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Varese, il cui progetto scientifico è curato da Francesco Forte, economista, professore universitario, giornalista, ex deputato, ministro delle Finanze e delle politiche comunitarie e sottosegretario sotto Fanfani e Craxi.
Il convegno non ha solo il compito di rievocare lo straordinario personaggio del Dell’Acqua, ma anche di proporre insegnamenti che dalle sue vicende si possono trarre. Il convegno sarà aperto da una presentazione della situazione dell’economia dell’alto milanese curata dal presidente della Camera di Commercio di Varese, Bruno Amoroso. Seguirà una relazione di Paolo Silvestri , dell’Università di Torino, intitolata “ Il paradigma dell’imprenditore in una società liberale. Prudenza, rischio ed innovazione. Sulla parabola einaudiana del Principe mercante”. Silvestri spiegherà che Luigi Einaudi , venticinquenne, ma già noto come economista, nel 1899 scrisse un libro sul Dell’Acqua intitolato “Il principe mercante”, sostenendo che la sua vicenda dimostrava che in Italia vi erano ancora quei personaggi rinascimentali, che avevano fatto grande l’Italia. Silvestri spiegherà che l’entusiasmo di Einaudi per dell’Acqua derivava dal fatto che egli aveva identificato in lui la figura ideale dell’imprenditore in una economia di mercato libera e aperta alle sfide internazionali. Il successivo relatore sarà il professor Alberto Brambilla, che presenterà Dell’Acqua in un profilo letterario come un personaggio quasi salgariano. Seguirà una relazione del professor Pietro Cafaro, ordinario di storia economica dell’Università Cattolica, che descriverà la situazione economica dell’alto milanese al tempo di Enrico Dell’Acqua: un periodo di crisi, in cui egli per risolvere i problemi decise di cercare nuovi sbocchi internazionali all’industria tessile. Poi Robertino Ghiringhelli, direttore del Dipartimento di Storia moderna e contemporanea dell’Università Cattolica, confronterà fra loro i modelli vincenti di organizzazione imprenditoriale di tre figure dell’epoca a cavallo fra l’ottocento e il novecento, quelle di Alessandro Rossi , di Giacinto Battaglia e di Enrico dell’Acqua. Nella relazione conclusiva su “Enrico dell’Acqua, Il Principe mercante“ Francesco Forte spiegherà perché questo personaggio di straordinaria modernitàsia  potuto emergere a Busto Arsizio, quali furono le sue vicende e le sue strategie industriali e commerciali e cosa ci insegnano. Osserva Forte: “Ci sono insegnamenti di marketing , perché egli fece precedere ogni nuova iniziativa da una accurata ricerca di mercato. C’è l’ insegnamento dell’importanza della tutela del consumatore per un sano successo industriale e commerciale. C’è la tematica dei caratteri tecnologici che costituiscono il plus del prodotto. C’è il marketing impostato sulla idea della marca, resa mediante le parole e le immagini. C’è il modello dell’impresa manageriale nel delicato rapporto coi finanziatori. C’è, nella costante del fattore distintivo della “italianità”, il made in Italy e il made by Italy. Il primo mobilita le capacità produttive nazionali della regione d’origine dei prodotti e vi genera economie di scala. Il secondo combina tali caratteri con la sensazione del consumatore di acquistare un prodotto che è italiano, ma è anche della sua nazione. Insegnamenti, come si comprende, di grande attualità”.
La conclusione è affidata al sindaco Farioli che annuncerà alcune iniziative a tutela della salute di chi acquista prodotti tessili in quanto massima autorità sanitaria del territorio. Farioli ha intenzione anche di lanciare l’idea di realizzare un nuovo marchio collettivo che raggruppi produzioni tessili che rispondano a determinate caratteristiche di qualità, realizzate in Italia (ma non esclusivamente).
Il convegno offrirà al sindaco anche l’occasione di riproporre l’intitolazione a Dell’Acqua dell’aeroporto della Malpensa, idea già sottoposta all’attenzione del sindaco di Milano, dei presidenti delle Province di Milano e Varese e dei vertici di SEA.
Da segnalare, oltre allo speciale annullo filatelico curato da Poste Italiane, realizzato su due cartoline che riproducono immagini legate alla storie del Dell’Acqua (il marchio Alba Nueva e la cartografia dell’America Latina), che in sala Tramogge, grazie alla Banca Popolare di Bergamo, sarà esposto il bozzetto della Vedetta, statua che ha ispirato a Dell’Acqua il suo primo marchio e la realizzazione del monumento di piazza Volontari della Libertà.
Tutta la mattinata sarà trasmessa in diretta streaming sulla web tv comunale, accessibile dal sito del Comune.

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Pubblicato il 04 Novembre 2010
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