A rischio oltre tremila precari
Il sindacato è fortemente preoccupato per il mancato rinnovo dei contratti. Francesco Vazzana (Nidil -Cgil): «Sono i lavoratori meno tutelati, una indennità di 539 euro al mese per tre mesi »
«A Varese il rischio è che i quasi 3.500 lavoratori interinali non vedano rinnovati i loro contratti perché le agenzie di somministrazione hanno visto calare le loro commesse a causa della crisi». Francesco Vazzana, segretario generale del Nidil-Cgil (la categoria dei lavoratori precari della Cgil), è realmente preoccupato perché secondo le stime del sindacato quel dato difficilmente verrà sovvertito.
«Stiamo parlando – continua Vazzana – di una categoria consistente che in Lombardia raccoglie oltre 60 mila lavoratori su cui si abbattono le difficoltà della ripresa economica. Sul fronte delle tutele la situazione è chiaramente più delicata in quanto questi lavoratori hanno un ammortizzatore sociale che non è quello classico, c’è invece un ente bilaterale, Ebitemp, che prevede un sostegno al reddito una tantum di 700 euro lordi, che al netto diventano 539. Per attivarlo bisogna fare una richiesta ufficiale all’ente che poi provvede a liquidare».
«Stiamo parlando – continua Vazzana – di una categoria consistente che in Lombardia raccoglie oltre 60 mila lavoratori su cui si abbattono le difficoltà della ripresa economica. Sul fronte delle tutele la situazione è chiaramente più delicata in quanto questi lavoratori hanno un ammortizzatore sociale che non è quello classico, c’è invece un ente bilaterale, Ebitemp, che prevede un sostegno al reddito una tantum di 700 euro lordi, che al netto diventano 539. Per attivarlo bisogna fare una richiesta ufficiale all’ente che poi provvede a liquidare».«È il solito problema di chi è contrattualmente più debole – aggiunge Franco Stasi, segretario della Cgil provinciale- . Questi lavoratori sono in grave difficoltà perché non hanno tutele ed è per questo che abbiamo presentato una proposta di legge che estenda gli ammortizzatori ai precari. In tempi di crisi come questa i primi a saltare sono sempre loro». Il dato occupazionale complessivo preoccupa molto i vertici della Camera del Lavoro di Varese. «In provincia di Varese i disoccupati sono 34mila e anche se c’è qualche segnale di ottimismo, occorre dire, come sostengono gli economisti di area confindustriale, che per recuperare i vecchi livelli di crescita e occupazionali ci vorranno anni».
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