Benedizione vietata per motivi di sicurezza

Non è stata una scelta religiosa ma una pura scelta legislativa e di sicurezza. Così il Consiglio d’Istituto della Montessori di Cardano al Campo si difende dall’accusa di aver vietato al parroco di benedire le aule.

Con una scelta inaspettata del consiglio d’istituto, infatti, una settimana fa Don Bruno Perego non ha avuto la possibilità di entrare nella scuola, trovandosi costretto a benedire i bambini sul marciapiede.

Sul tema era intervenuto anche l’assessore Raffaele Cattaneo, che aveva polemicamente affermato: «Non mi pare che l’acqua santa faccia male, di nessuno ricoverato in ospedale per acqua santa».

Oggi, il consiglio è intervenuto con un comunicato ufficiale: «La decisione del Consiglio d’Istituto del 30/11/2010 di non consentire la benedizione natalizia è stata presa per motivi puramente legislativi e di sicurezza», afferma il comunicato «e non per motivi religiosi».

La scuola afferma di aver deciso in base alla già citata nota ministeriale del febbraio 2009, che vieta qualsiasi tipo di culto all’interno dell’orario scolastico di lezione. Da qui il Consiglio aveva valutato l’opzione di far benedire le aule al di fuori dell’orario scolastico.

«È emersa però», recita il comunicato, «La necessità della presenza di adulti, non facenti parte del corpo docenti in quanto orario extrascolastico, che garantissero la sicurezza dei bambini/ragazzi e l’organizzazione logistica e temporale del rito. Dal momento che nessun adulto si è fatto garante di queste due condizioni, la maggioranza dei consiglieri ha reputato che non sussistessero i presupposti per poter esprimere parere favorevole alla richiesta avanzata. Ciò a tutela della sicurezza dei bambini/ragazzi».

Sempre nella nota il Consiglio conferma di riservarsi un cambio di rotta nel caso si trovasse un adulto titolato a prendersi la responsabilità di sicurezza al di fuori degli orari di lezione. La polemica, probabilmente, continuerà.