Trasporto pubblico, da febbraio aumentano le tariffe
Più 10 per cento, stesso aumento previsto da maggio. Ma la Regiona assicura: solo se migliorano i servizi. Il Pd attacca: «La Giunta si limita a scaricare sui pendolari»

«Se si considera la situazione iniziale, che avrebbe rischiato di infliggere un colpo durissimo e insostenibile al Trasporto pubblico locale – spiega l’assessore regionale ai Trasporti Raffale Cattaneo – siamo riusciti a ottenere un importante risultato: nessuno spenderà per il Trasporto pubblico locale in Lombardia più di 85 euro al mese. Non ci sarà nessuna riduzione dei servizi, la manovra tariffaria sarà ragionevole e al di sotto di quella inizialmente ipotizzata e, soprattutto, a fronte di molte novità vantaggiose e positive». I tagli, inizialmente previsti del 30 per cento, alla fine sono arrivati a meno del 10 per cento.
Ecco come funzioneranno gli adeguamenti tariffari – Le tariffe dei servizi di Tpl saranno aumentate fino al 20% in due momenti: il 1 febbraio e il 1 maggio. Dal 1 febbraio 2011 sarà applicato un aumento del 10%, a condizione che vengano adottati da parte degli enti locali i nuovi titoli di viaggio. I nuovi titoli di viaggio agevolati e integrati devono essere emessi dal 1 febbraio a eccezione dei titoli "Io Viaggio" TrenoCittà e "Io Viaggio" ovunque in Lombardia plurigiornalieri
e settimanali che devono essere comunque emessi entro 30 giorni dalla data di adozione degli atti deliberativi locali; l’accordo commerciale relativo ai titoli "Io Viaggio" Treno Città sottoscritti devono essere inviati a Regione Lombardia e all’Ente titolare del contratto entro il 31 gennaio 2011. Se i termini non saranno rispettati l’Ente locale non potrà dar corso all’ulteriore aumento del 10% e la Regione provvederà all’esclusione dell’Ente dai successivi piani di riparto di eventuali risorse aggiuntive destinate al Tpl.
Dal 1 maggio 2011 sarà applicato un ulteriore aumento tariffario fino al 10% che sarà riconosciuto nel caso in cui le aziende raggiungano obiettivi di qualità dei servizi calcolati su indicatori definiti e misurabili, che saranno individuati dalla Regione con un successivo provvedimento che definirà anche le misure da adottare in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di qualità. Intanto, nel mese di gennaio, scatterà lo sconto del 10%. Nel 2011, infine, non sarà applicato l’incremento annuale previsto dal regolamento vigente, pertanto non ci saranno altre manovre sulle tariffe.
Non si fa attendere la reazione dell’opposizione in Regione. «I tagli dovuti alla finanziaria saranno pagati dai pendolari – ha spiegato il consigliere del Pd Stefano Tosi -. La Giunta anziché ricercare soluzioni per l’efficientamento dei costi e la riduzione dei tagli, si limita a scaricare sui pendolari. I nuovi documenti di viaggio introdotti sono simbolici. Infatti il tentativo dell’integrazione tariffaria tocca solo il 10% dell’utenza ed è un’integrazione non per area di traffico, come si sarebbe dovuto fare già da anni, ma una semplice ripartizione del cosiddetto tesserone annuale di 990 euro poco utilizzato oggi per il suo costo e ha il sapore di una toppa inutile dell’ultimo minuto».
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