Il Nuoto Club protesta davanti al Gran Galà
Un gruppetto di ragazzi e genitori con striscioni si è presentato davanti al teatro dove si svolgeva l'evento dedicato allo sport. È intervenuta anche la polizia
La protesta era forse prevedibile, l’esito della serata meno: il Nuoto Club ha fatto sentire la sua voce davanti al Teatro Condominio, dove domenica sera era in corso il Gran Galà dello Sport. Di fronte alla tranquilla presenza di una decina di ragazzi e genitori, qualcuno, da dentro al teatro, ha chiamato le forze dell’ordine, intervenute per verificare i documenti dei presenti. «Atteggiamento vergognoso» dice la vicepresidente del Nuoto Club Barbara Allaria, decisamente irritata per l’episodio.
I ragazzi e i loro genitori portavano due striscioni, uno di quelli già esposti all’assemblea pubblica di settimana scorsa (nella foto), l’altro nuovo con la scritta: "Voi festeggiate lo sport. E noi…?". «Alcuni genitori ci avevano contattati -spiega Allaria -, ci avevano chiesto se eravamo d’accordo, noi avevamo chiesto che fosse silenziosa e non disturbasse troppo». Il basso profilo di una presenza certo non invadente come numeri non ha comunque evitato che da dentro al teatro qualcuno chiamasse le forze dell’ordine.
Dopo il controllo da parte degli agenti, ragazzi e genitori – piuttosto contrariati – hanno lasciato via Sironi, anche se nel frattempo avevano incassato la solidarietà dei rappresentanti di altre società sportive presenti. «La protesta spontanea – spiega oggi Barbara Allaria – era rivolta verso il Comune, che in queste settimane, mentre anche Amsc sta cercando soluzioni e studiando le carte, non è mai intervenuto: l’assessore allo sport non si è mai interessato, ci aspettavamo almeno una telefonata, una ricerca di confronto che non è mai arrivata. Gli stessi genitori si sono irritati e hanno voluto esprimere così il loro sdegno». L’episodio ha riacceso gli animi, dopo che anche il Nuoto Club in questi giorni aveva cercato di stemperare i toni, evitando polemiche politiche e lasciando lavorare gli avvocati delle due parti (l’associazione sportiva e Amsc) perché trovino una soluzione.
Ma certo l’irritazione verso Palazzo Borghi è oggi evidente: «L’unico segnale dal Comune viene dall’opposizione che ha chiesto una commissione, per il resto il nulla. Il fatto che facciano intervenire le forze dell’ordine davanti a dei bambini è vergognoso!»
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