Inchiesta sul teleospedale: indagato Lucchina
Il direttore generale della sanità lombarda sarebbe indagato nell'inchiesta scoppiata nell'autunno scorso. L'accusa: turbativa d'asta
Nuovi indagati eccellenti nell’inchiesta sul “tele ospedale”, condotta dalla Procura di Milano. Le indagini erano partite dalla denuncia del leghista Stefano Galli, capogruppo del Carroccio in Regione Lombardia, che aveva riferito di avere rifiutato una "mazzetta" (da 15mila euro) offerta dal conte Alberto Uva, titolare della "Global Service" ed ex consulente di Roberto Castelli quando quest’ultimo era ministro della Giustizia.
Il progetto prevedeva una rete tv in tutti gli ospedali lombardi finalizzati a trasmettere informazioni per gli utenti, ma anche notizie e pubblicità.
Tra gli indaganti risulterebbe anche il direttore generale della sanità Carlo Lucchina che sarebbe indagato per turbativa d’asta.
Nel novembre scorso, tra gli indagati era apparso anche il nome di Simone Rasetti, capo dell’Ufficio di gabinetto dell’assessore regionale Luciano Bresciani, che si era poi dimesso dall’incarico.
Secondo l’impianto accusatorio, Uva e Bruno Della Negra, della Multimedia Hospital, sarebbero riusciti a ottenere degli appalti in modo irregolare.
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