Omicidi in famiglia, uno ogni due giorni
Nella maggior parte delle volte ad essere colpita è la donna. Una giornata di studio a Milano dedicata al problema
A Milano, la Scuola Alta Formazione Discipline Psicologiche Centro Studi Scena del Crimine organizza per il prossimo 25 febbraio una giornata di studio dal titolo “violenza sulle donne e reati predatori” aperto a psicologi, magistrati, avvocati, medici e studenti delle relative discipline, operatori delle forze dell’ordine, criminologi ed esperti in psicologia giuridica.
Il maggior numero di omicidi commessi avviene, stando all’ultimo rapporto Eures-Ansa del 2008, proprio all’interno del contesto familiare, e il numero di vittime è superiore a quanto perpetrato dalle mafie e dalla criminalità organizzata, dato che dovrebbero far riflettere. I fatti di cronaca nera degli ultimi mesi, infatti, ci hanno raccontato di omicidi perpetrati sulle donne e negli ultimi sette anni, si sostiene nel rapporto Eures-Ansa, le vittime di relazioni familiari cariche di fortissime tensioni, odio, violenza sfociati poi in omicidio, sono state circa 1500. Nella maggior parte delle volte, ad essere colpita, è proprio la donna così come in prevalenza il killer è un uomo.
La giornata di studio, che vede tra i relatori l’Assistente Capo dott. Gianluca Gabrielli e l’Ispettore Capo dott. Riccardo Romagnoli entrambi della Polizia di Stato – Squadra Mobile di Milano, si propone di illustrare tra l’altro l’analisi psicologica e criminologica della violenza sulle donne e la ricerca di tracce da parte della polizia in caso di reato di violenza sessuale.
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