Alemao e gli ex compagni: “Martinelli e Paro, i fari del Vicenza”
L'attaccante brasiliano spiega i tranelli della gara di domenica 27 e confida: «Sannino mi sta insegnando a completare il mio gioco offensivo»
È arrivato durante il mercato di gennaio in cambio di Marco Cellini, e nell’ultima uscita al "Franco Ossola" un suo gol ha permesso al Varese di superare il Portogruaro. Josè Carlos Tofolo, alias Alemao, è un attaccante brasiliano ventiduenne di grande talento: piedi raffinati e grande tecnica, e con Sannino sta imparando a concretizzare al meglio il suo gioco in avvicinamento all’area avversaria.
Alemao, ci faccia un breve resoconto di questi primi due mesi ai piedi del Sacro Monte.
«Direi che sta andando tutto bene: ho segnato, mi sto adattando al gioco che richiede mister Sannino e posso dire che sono molto contento».
Qual è il suo rapporto con l’allenatore?
«Mister Sannino ha un carattere molto particolare – ride – ma è molto bravo. Mi sta aiutando a crescere e a capire come devo giocare per continuare a migliorare. Mi devo abituare a operare più vicino alla porta, sono un attaccante e il mio compito è quello di fare più gol possibile. Ricordo con affetto le parole con cui mi ha caricato prima della gara con il Portogruaro, risolta da una mia rete. Mi disse: "Oggi tocca a te, può essere una giornata bella o brutta, tutto dipende da come giocherai"».
Quale aspetto l’ha più colpita di questa sua esperienza?
«All’interno dello spogliatoio c’è un gruppo molto unito. Siamo sempre molto allegri e andiamo tutti d’accordo, anche con Correa – ammette scherzando – che è argentino».
Domenica arriva il Vicenza, cosa ne dice?
«É un’ottima squadra: martedì ha perso con l’Ascoli, ma arrivava da una lunga serie positiva che le ha permesso di arrivare in zona playoff. Credo sia una delle formazioni più in forma del campionato e sarà molto difficile affrontarla. Mi aspetto una gara molto tattica perché loro fanno di questo aspetto il proprio punto di forza, un po’ come noi».
Sarà l’ex della partita, al pari di Cellini e Mustacchio, e conosce bene la rosa vicentina. Gli altri punti forti dei veneti?
«In difesa Daniele Martinelli è un leader e anche in allenamento mi ha sempre dato molto filo da torcere. Il più bravo in assoluto credo sia Matteo Paro; non so se giocherà, ma è davvero capace di fare la differenza».
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