Il dilemma del centrosinistra: e i comunisti?
Il Pd non vuole allargare l'alleanza ai reduci di Rifondazione e Comunisti italiani, Sel e Idv invece sono favorevoli. Pitarresi (Fds) contro gli ex compagni
Il dilemma del centrosinistra: comunisti sì, comunisti no. Due partiti sono favorevoli a un allargamento dell’alleanza (Sel e Idv), uno è contrario (il Pd). Il gruppo più a sinistra che c’è, la Federazione della sinistra (ovvero Rifondazione comunista più Comunisti italiani), rischia di rimanere isolato e di andare da solo alle elezioni comunali che si volgeranno – è ufficiale – il 15 e il 16 maggio.
Il portavoce Carlo Scardeoni, storico consigliere comunale, ha chiesto chiarezza. Non c’è stata ancora una risposta ufficiale, ma le posizioni sono note. In particolare il Pd è scettico sulla necessità di aggregare anche i reduci delle esperienze di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, all’interno della coalizione. Il segretario cittadino Roberto Molinari è apertamente contrario. «L’ipotesi di lavoro è tra Pd, Sel e Idv – spiega – ed eventualmente rimane aperta a soggetti civici, dobbiamo anche tenere conto della forza che in città rappresenta questo partito». Nel Pd sono in tanti a pensarla in questo modo. Meglio guardare ai moderati, in fondo quanto vale oggi il gruppo della Fds?
Il consigliere comunale Giuseppe Pitarresi (foto), noto per le sue appassionate orazioni in aula e per l’uso della kefiah palestinese, tiene botta: «Siamo ancora necessari, anzi necessarissimi. La gente non capirebbe un’esclusione della Federazione della sinistra – spiega – che arriva da più lontano di tutti come partito. I nostri ideali e i nostri valori non sono in contrasto con quelli del centrosinistra ma Molinari del Pd dice che non i comunisti non ci vuole avere niente a che fare. E ha molto criticato il mio operato perché in molte occasioni non ho votato le loro proposte. E per forza non ho votato, certe proposte del Pd sono come quelle della Lega…. Inoltre, faccio anche un po’ una critica al consigliere Zappoli di Sel che è uscito da Rifondazione comunista: è un po’ un signor “so tutto”, e forse anche lui non ci vuole. Il suo candidato, Cordì ,di Sel, non ci difende abbastanza».
Proprio Rocco Cordì, invece, vorrebbe un’aggregazione, aperta alla sinistra della sinistra: «E’ solo il Pd che ha una pregiudiziale ideologica – racconta – noi non accettiamo questa interpretazione, non sottoscriviamo pregiudiziali, Fds è una piccola forza verso la quale bisogna avere rispetto».
Possibilista anche Alessandro Milani dell’Italia dei valori: «L’alleanza più larga è meglio è – taglia corto – non ci preludiamo nulla».
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