L’appello dei piccoli per l’unità del centro-sinistra
Durante la serata di presentazione del programma di Sinistra Ecologia e Libertà le richieste di risposte al Partito Democratico
Appuntamento Coop di viale Belforte per la serata di presentazione del programma di Sinistra Ecologia e Libertà. Ieri sera, lunedì 28 febbraio, a fare da padrone di casa c’era Rocco Cordì, segretario Sel, ma ospiti erano tutti i rappresentanti delle segreterie politiche cittadine. C’erano Scardeoni e Pitarresi per la Federazione della Sinistra, Alessandro Milani per l’Italia dei Valori (anche se Idv attualmente non ha una segreteria) e c’erano, soprattutto, i rappresentanti del Partito Democratico con la candidata Luisa Oprandi e il segretario cittadino Roberto Molinari.
La serata di presentazione del programma si è presto trasformata in un accorato appello all’unità del centro-sinistra e, poi, in una sempre più insistente richiesta di risposte al Partito Democratico. Che di risposte non ne ha date.
Uno ad uno i rappresentanti dei partiti hanno preso parola per chiedere un segno di chiarezza dal maggiore partito dell’eventuale coalizione. Le parole erano rivolte al pubblico ma gli occhi erano tutti puntati sul segretario Pd Molinari. L’unico che poteva dare un segnale avendo ricevuto il "mandato esplorativo" per confrontare la proposta dei partiti alleati con quella del Pd.
«Per battere il centro-destra avremmo dovuto lavorare negli ultimi anni per dare un’immagine forte del centro-sinistra e della sua idea di città – ha ammonito Milani – ma così non è stato. Ora bisogna capire che siamo tutti necessari e che nessuno può essere escluso». Ancora più incalzante Scardeoni dalla Federazione della Sinistra: «se alla creazione di un tavolo congiunto permane la discriminazione nei confronti della Federazione della Sinistra basta dirlo che noi prendiamo un’altra strada. Però dovete dirlo, non possiamo aspettare la conclusione dei continui incontri bilaterali, fateci sapere se siamo ben voluti oppure semplicemente ce ne andiamo».
Più articolato invece l’intervento di Cordì, che stasera incontra la segreteria del Pd: «quando ho visto il risultato delle primarie di Torino – ha spiegato il segretario di Sel – ho capito quale grossa opportunità di confronto è stata negata al centro-sinistra di Varese per l’incertezza del Pd».
Sel e gli altri partiti avevano imboccato molto presto la via delle primarie lanciando la candidatura di Cordì stesso, «ma evidentemente in quel momento il partito di maggioranza stava rincorrendo il centro e le ha fatte fallire». Adesso però siamo a marzo e una coalizione ancora non c’è, «il tempo perso è stato molto – ha chiosato Cordì – ma adesso non si può più aspettare, deve essere istituito un tavolo collegiale del centro-sinistra per aprire un confronto sui programmi senza alcun tipo di pregiudiziali ideologiche, sarà il programma stesso a definire la coalizione. L’importante è uscirne con un immagine coesa da opporre a quella delle destre».
Il messaggio era chiaro: la richiesta di un tavolo di confronto di coalizione. Di risposte dal Pd ieri sera non ne sono arrivate, «siamo qui per ascoltare il programma».
La coalizione deve ancora aspettare.
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