Yacine, il paese sotto shock per l’arresto
Aveva la fama di essere molto professionale e rigorosa l'assistente sociale finita in manette per peculato, truffa e circonvenzione d'incapace. Era attiva anche sul fronte umanitario a sostegno del Senegal
Già pochi minuti dopo il suo arresto, avvenuto in una zona centrale proprio nei pressi del comune, la voce aveva fatto il giro del paese. Sall Mame Yacine, infatti, è di origine senegalese ed è molto conosciuta a Solbiate sia come assistente sociale rigorosa ma molto professionale, sia come organizzatrice di eventi legati alla parrocchia e al suo paese natale, il Senegal. La donna, infatti, aveva organizzato nel 2010 una cena interculturale nel salone dell’oratorio di Solbiate Olona e diverse raccolte di materiale didattico, giocattoli e vestiti per il Senegal.
Se la gente è costernata il sindaco Luigi Melis lo è un po’ meno: «Ho massima fiducia nella magistratura– há detto Melis – e spero che lei sappia dare le risposte giuste che possano provare la sua innocenza. Da parte nostra abbiamo fatto quello che ritenevamo giusto, segnalando questi ammanchi che vanno a colpire, oltretutto, le persone più deboli della nostra comunità, proprio quelle che si aspettano un aiuto». Ma in paese molti sono pronti a testimoniare che lei di persone ne ha aiutate tante: «Era un po’ dura e rigida ma nessuno discuteva le sue capacità – ci racconta un cittadino – mi ha anche aiutato con mio figlio che, se non fosse stato per lei, sarebbe morto».
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