“I miei dubbi sullo stralcio della cava”
Il consigliere provinciale di Rifondazione Giampaolo Livetti parla di "nodi ancora irrisolti" rispetto al documento con cui la Provincia ha detto no alla cava Italinerti
Il consigliere provinciale di Rifondazione Giampaolo Livetti ha dubbi rispetto al documento con cui la Provincia ha detto no alla cava Italinerti, considerato poco puntuale e non risolutivo. Riceviamo e pubblichiamo il suo intervento
Non ho partecipato al Consiglio Provinciale che recentemente ha approvato all’unanimità lo stralcio della Cava di Cantello dal Piano provinciale. Ho sbagliato? Forse, pero’ il mio voto contrario avrebbe “sporcato” un’unanimità tanto dibattuta e travagliata. Sono ancora convinto, infatti, di tutti i dubbi e le perplessità emersi in una precedente Conferenza dei Capigruppo, che aveva affrontato nodi secondo me ancora irrisolti.
Con ordine:
-indipendentemente dalle escavazioni selvagge dei decenni precedenti, dalle esportazioni in Svizzera del materiale, dai benefici economici del Comune sul cavato e dalle vicende giudiziarie (niente di nuovo sotto il sole), nel 2003 la Provincia di Varese ha adottato un suo Piano Cave, approvato poi in Regione. Avevo votato contro quel Piano Cave, assieme al Centro-Sinistra di cui si era parte (allora la minoranza faceva anche opposizione), ma gli studi del Piano erano chiari: si cava per soddisfare un fabbisogno ponderato, e il materiale si cava nei siti preposti in quantità stabilite.
-Ecco una prima criticità: se, con una leggina “ad cavam”, la Regione accettasse la variante “al ribasso” del piano Cave della Provincia di Varese (la Regione approva solo varianti in cui si chieda una maggiorazione di cavato) dovremmo forse come Provincia indicare un altro sito dove estrarre il materiale mancante all’equilibrio del piano. Nascerebbe, legittimamente, un comitato contro l’ampliamento da effettuare a questa cava, magari con lo slogan “abbiamo già dato”.
-Altra strada: si vuole stralciare la cava di Cantello con una motivazione attinente a rischi ambientali o idrogeologici? Sarebbe una motivazione che la Regione accetta per lo stralcio. Allo stato attuale, però, non sono stati forniti ai Consiglieri Provinciali documenti ufficiali, elaborati da organismi abilitati, che accertino i rischi sopra menzionati. Sacrosanto il principio di precauzione, ma qualche supporto scientifico, a questo punto, non guasterebbe.
-Ancora: si potrebbe stralciare la cava dal Piano con motivazioni di tipo paesaggistico. Finalmente! Vivo a 2 km dalle piste di un aeroporto, e ho ancora vivo il ricordo del paesaggio prima che Malpensa 2000 rendesse irriconoscibili luoghi e memorie. Ma allora ci si riferisca a quanto previsto dal PTR ( Piano territoriale regionale, che fa del paesaggio una delle sue azioni qualificanti) e si inizino procedure di salvaguardia a livello di PGT comunale e di PTCP provinciale.
-Non mi piace, anche se posso comprenderla, la proposta che qualcuno avanzava per una soluzione “democristiana”: trattare informalmente con la proprietà e cercare così di salvare capra e cavoli. Si è fatto così per decenni, potrebbe funzionare anche questa volta (amara considerazione per chi, come me, non voleva “morire democristiano”).
-Tutte vie da studiare, ma non quella di incrociare le dita e fare il gesto eclatante, forse perché le elezioni sono alle porte. Ed è questo che mi contraria maggiormente: usare l’ambiente, la salute, il paesaggio come escamotage elettorale. Questo evidentemente rende, ma non mi va: equilibrio tra consumo e ambiente, tra spreco e felicità sono affari seri. A questo punto meglio l’ Humilitas di un’autocensura. Anche per il “dibattito” sui 150 anni dell’Unità d’Italia avevo preparato un intervento, che poi non ho letto. L’ho però dato all’Assessore Campiotti: magari soffre d’insonnia…
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città









Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.