E’ ufficiale: l’Italia sta invecchiando
A dirlo, è un report realizzato dal Censis nel report realizzato dall’audizione parlamentare di Giuseppe Roma, direttore generale del centro ricerche statistiche, che analizzava il mercato del lavoro
L’Italia continua inesorabilmente ad invecchiare. A dirlo, è un report realizzato dal Censis nel report realizzato per una audizione parlamentare e relazionato da Giuseppe Roma, direttore generale del centro ricerche statistiche, che aveva lo scopo di analizzare stato e prospettive dell’accesso al mercato del lavoro. Nei primi anni del 2000 i giovani contavano in Italia il 28% della popolazione totale, al 2010 la loro quota è scesa al 23%, nel 2030 saranno il 21%.
L’Italia è il Paese che, assieme alla Germania, ha registrato nell’ultimo decennio il maggiore decremento di popolazione giovanile (‐12,7% contro una diminuzione media a livello UE del 5,1%), e anche quello in cui la quota di giovani sul totale risulta più bassa di tutti: nel 2010 rappresentano il 22,9%, contro il 25,8% della media UE, il 26,7% della Spagna, il 23,2% della Germania, il 24,8% della Francia, il 26,3% del Regno Unito.
Tra 2010 e il 2030 l’Italia subirà un ulteriore calo di 262 mila giovani (‐1,9%): una previsione migliore rispetto alla media europea (si stima che il calo di persone tra i 15 e 24 anni sia del 10,7%), o di Paesi come Spagna (‐ 10,4%) e Germania (‐17,1%), ma peggiore di altri che al contrario, stanno positivamente superando la sfida dell’invecchiamento demografico, come il Regno Unito, dove il numero dei giovani è aumentato del 3,2% nell’ultimo decennio e crescerà di un ulteriore 4,2% nel prossimo ventennio, e Francia, dove le previsioni parlano di un +2,5% tra 2010 e 2030.
Continuerà, al contrario, l’incremento della popolazione con oltre 65 anni, la cui incidenza passa dal 18% di dieci anni fa, al 20% attuale, fino al 26% del 2030. Sulla scia delle trasformazioni intervenute nell’ultimo decennio, continuerà quindi a crescere esponenzialmente la popolazione over 65 (si prevedono 4 milioni 225 mila persone in più, per un incremento del 34,6%), che già oggi rappresenta il 20,2% degli Italiani (in Europa il 17,4%) (fig. 2). Nel 2030, i giovani italiani tra 15‐34 anni formeranno il 21% della popolazione complessiva (nel 2000 erano il 27,8%), superati dagli over 65 che arriveranno al 25,5%.
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