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Libertà per Gallarate: “appoggiamo Guenzani”
La lista civica di centrodestra, che al primo turno era alleata della Lega, sosterrà al ballottaggio il candidato del centrosinistra: "ha un programma molto simile al nostro"
Non finiscono mai le anomalie politiche a Gallarate: dopo la corsa al primo turno, la lista civica di centrodestra "Libertà per Gallarate" rompe gli indugi e annuncia l’appoggio esplicito al candidato di centrosinistra Edoardo Guenzani. «Rispetto al ballottaggio che vede la scelta tra Massimo Bossi ed Edoardo Guenzani, noi appoggiamo Guenzani» ha annunciato il coordinatore Franco Liccati, che ha tenuto anche una conferenza stampa con Luca Daniel Ferrazzi e con l’altro grande animatore della lista, Luca Carabelli. «Non c’è apparentamento, non è una alleanza organica – chiarisce Liccati – ma il sostegno ad un candidato sindaco che ha un programma molto simile al nostro, rispetto a cui non trovo differenze particolari». Ma il vostro elettorato, che è di centrodestra, capirà? «Non solo lo capirà – assicura Liccati – ma ha sostenuto e incoraggiato la scelta per Guenzani», sia nella componente più politica (i finiani) che in quella più spiccatamente civica. Sul futuro anche Luca Carabelli è sicuro: «Crediamo che la coalizione possa amministrare la città, senza cementificare e con trasparenza»
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I finiani rivendicano la coerenza con una campagna elettorale «sempre nel segno della discontinuità verso amministrazione uscente poco trasparente» e boccia anche la campagna di Massimo Bossi: «È evidente che Gallarate chiede discontinuità, i gallaratesi hanno scelto al 67% per cambiamento» dice polemizzando contro lo slogan del PdL che, facendo la somma algebrica tra voti a Bossi e voti a Giovanna Bianchi, dice che la città ha scelto il centrodestra al 65%. «Sommare i nostri voti è una scorrettezza, noi non facciamo parte della Gallarate che vuole sostenerlo». E anzi attacca proprio l’uomo forte del PdL gallaratese, Nino Caianiello: «Si continua a fare l’errore di definire Caianiello come uomo di destra: lui viene da partito socialista e ha gestito la PdL gallaratese come il peggiore stalinista».
Liccati attacca anche sulle dimissioni da presidente di Amsc che Nino Caianiello ha ipotizzato sulle pagine dei giornali: «basta pagliacciate, siamo stufi e sono stufi i cittadini di Gallarate. Se davvero Caianiello ritiene concluso il suo impegno nella ex-municipalizzata, deve dimettersi subito da direttore generale e non annunciare come già in passato le dimissioni. Siamo stanchi di essere presi in giro».
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