A piedi per Padova tra Giotto e folpari

In vista della trasferta del Varese proponiamo un itinerario lampo per scoprire la città e le sue ricchezze. E naturalmente fare una pausa per gustare la cucina padovana

cappella scrovegni padova itinerario turisticoVi proponiamo un itinerario classico alla scoperta di Padova parte dal cuore della città, Piazza Eremitani, consapevoli che racchiudere la ricchezza di questo centro e dei suoi dintorni nella gita di un solo giorno non è facile. Ma iniziamo dunque dal top, dal capolavoro assoluto di Giotto, custodito all’interno della Cappella degli Scrovegni (si consiglia di prenotare la visita in anticipo). Gli affreschi al suo interno, su una superficie di circa mille metri, rappresentano infatti una delle opere più importanti dell’arte di tutti i tempi. L’opera iniziata nel 1.303 fu ultimata da Giotto solo due anni dopo, nel 1.305. Un’opera maestosa e  innovativa per la storia dell’arte, caratterizzata dalla tridimensionalità dei soggetti raffigurati ma anche dalle espressioni che compaiono sui volti dei personaggi. Visita il tour virtuale della Cappella degli Scrovegni

L’itinerario prosegue con i Musei Civici Eremitani, la Chiesa degli Eremitani (con affreschi di Guariento, di Giusto de’ Menabuoi e di Andrea Mantegna) e Palazzo Zuckermann che è sede del Museo d’Arti Applicate e Decorative e della Collezione Bottacin. Sempre nel centro troviamo Caffe’ Pedrocchi, uno dei locali storici più famosi d’Italia. Di fronte al Pedrocchi sorge l’Università il Bo’, una delle più antiche d’Europa con il famoso teatro Anatomico e la cattedra di Galileo Galilei.

padovaTra i gioielli di Padova segnaliamo inoltre piazze delle Erbe, dei Frutti e dei Signori, sede di un vociante ed antico mercato quotidiano e sovrastate dal Palazzo della Ragione. Il tour nel centro prosegue con Piazza dei Signori, dove si trova il palazzo del Capitanio, a pochi metri di distanza si può inoltre ammirare la Cattedrale del Duomo con il prezioso Battistero. E ancora: il Museo Diocesano conserva preziose opere di pittura, scultura e oreficeria, gran parte del ricco Tesoro della Cattedrale, paramenti sacri, codici miniati ed incunaboli. La visita include la Cappella di Santa Maria degli Angeli, con affreschi di fine Quattrocento, e il magnifico Salone dei Vescovi. In via Soncin e via S. Canziano si ritorna a Piazza Antenore dove c’è il monumento che il poeta rinascimentale Lovato de’ Lovati indicò come tomba dell’eroe troiano Antenore, leggendario fondatore di Padova, e non lontano Palazzo Zabarella, antica dimora Carrarese ora prestigiosa sede di mostre ed eventi. Percorrendo via del Santo si giunge alla Basilica del Santo, tempio di fede e scrigno di opere d’arte, ogni anno meta di milioni di pellegrini e turisti. Attorno alla Basilica sorgono altri insigni monumenti quali la statua del Gattamelata di Donatello, l’Oratorio di s.Giorgio capolavoro del Trecento, i Musei Antoniani e la Scuola del Santo. Non lontano dalla Basilica, alla fine di via Cesarotti, sorge il complesso monumentale di Loggia e Odeo Cornaro, splendidi esempi di architettura rinascimentale in Padova. Ritornati a Piazza del Santo si prende via dell’Orto Botanico dove si trova l’Orto Botanico, il più antico orto botanico universitario d’Europa fondato nel 1545, e poco oltre "Prato della Valle": monumentale piazza ellittica, su cui si affacciano numerosi edifici storici, antichi palazzi, tra cui Palazzo Angeli che ospita il Museo del Precinema e, sul lato sud, la Basilica di s.Giustina, una delle più grandi d’Europa. (maggiori informazioni su Turismo Padova)

Cosa gustare, dove mangiare – Non serve scomodare guide ed enciclopedie per ricordare la più nota specialità gastronomica di Padova: la gallina padovana, uno dei simboli della città, nata nel 1300 dall’importazione di una specie di origine polacca. Insieme ad altri animali da cortile (oche, anatre e galletti, ma anche conigli) la gallina è protagonista di molti piatti locali, così come il cavallo – dai celebri “sfilacci” alla “straécca”, una sottile bistecca di puledro. Da non perdere anche i bigoli, la pasta tradizionale del luogo, e gli zaeti, biscotti di origine veneziana. Tra gli indirizzi migliori per gustare le specialità locali ci sono la piccola Osteria L’Anfora (via dei Soncin 13, tel.049-656629) e la tipica Da Nane della Giulia (via Santa Sofia 1, tel.049-660742). Qualche chilometro più in là, a Saonara, da non perdere l’Antica Trattoria Al Bosco (via Valmarana 13, tel.049-640021).
Inaspettatamente a Padova c’è anche una tradizione marinara che si esprime nei “folpari”, venditori ambulanti di pesce che hanno appunto la loro specialità nei “folpi” (moscardini) ma cucinano anche cozze, gamberi, granchi e lumache di terra (“bovoeti”). Molti sono chiusi nei giorni festivi, tra i più noti ci sono quello dei fratelli Zancopè in piazzale Azzurri d’Italia e Da Guido in piazza della Frutta.

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Pubblicato il 01 Giugno 2011
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