Fondazione Culturale, un milione di euro di buco da ripianare
Secondo il presidente Mario Lainati deriva dai costi delle strutture: "Doveva farsene carico il Comune, Mucci l'aveva riconosciuto". Ieri il primo incontro con il sindaco Guenzani
Un buco di un milione di euro, che il Comune deve alla Fondazione Culturale: è una preoccupazione non da poco quella piombata sul tavolo del sindaco Edoardo Guenzani, che ieri ha incontrato per la prima volta il presidente della Fondazione, Mario Lainati. Un incontro a tu per tu, che anticipa quello – fissato ieri – con i tecnici, l’assessore e il funzionario al bilancio del Comune, il direttore artistico e amministrativo della Fondazione.
Da dove viene quel buco di un milione di euro? Lainati ha spiegato al sindaco che la perdita era conosciuta e indicata anche in documenti ufficiali: «Risulta anche da un verbale del consiglio di amministrazione e da una esplicita ammissione dell’ex sindaco Mucci: il Comune riconosce che la Fondazione si è fatta carico in maniera impropria delle manutenzione degli impianti e della pulizia. Per cinque anni, somme consistenti». Si parla dei costi per mantenere efficienti le due strutture affidate alla Fondazione, che non sono due strutture qualsiasi, ma i due teatri, il Condominio e il Popolo (nella foto a destra l’inaugurazione nel 2006). Strutture con costi elevati, esigenze particolari e ineludibili «Noi avevamo appalesato lo sbilancio – dice Lainati -, il Comune tergiversava, lo ha fatto per anni. Poi a novembre del 2010, il sindaco ha ammesso che di quelle spese doveva farsi carico il Comune, non la Fondazione». Una questione che
secondo il presidente della Fondazione riguarda solo le strutture e non può essere indicativa di una difficoltà gestionale: «Noi ci siamo fatti carico di queste spese, era morale. Se consideriamo l’attività propria della Fondazione chiudiamo quest’anno con un attivo di 50mila euro. La parte artistica – il software, per così dire – è assolutamente attiva e la partita corrente non ci dà problemi e preoccupazioni». Del resto, il mantenimento delle strutture era in carico al Comune fin dalle origini, le spese dovevano andare nel bilancio dell’ente.
Il sindaco Edoardo Guenzani – alle prese ieri anche con i CdA di Amsc – dice che la riunione ha evidenziato che «entrambi siamo preoccupati della situazione critica» e che si aggiornerà
ad una riunione tra dieci giorni. «Valuteremo da dove nasce la situazione debitoria, avendo fatto verifiche sul fatto che il Comune ora si sia fatto effettivamente carico delle manutenzioni nel suo bilancio». Il sindaco spiega che è sua intenzione fare anche «una verifica sul personale, che è presente in numero consistente tra assunti a tempo indeterminato e incarichi esterni». Si parla comunque di un percorso che sarà concordato con attenzione, che «qualsiasi decisione verrà presa insieme». Su un punto presidente della Fondazione e sindaco si sono ritrovati, secondo Guenzani, d’accordo: «Quando si sono realizzate queste opere importanti e belle, non si sono valutati adeguatamente i costi di gestione». Una valutazione che era in carico al Comune e alla parte politica (cioè all’amministrazione Mucci) che doveva dimensionare il progetto sulla base delle risorse. Una valutazione che – denunciava allora il centrosinistra – non era lungimirante. E che ora la nuova amministrazione deve affrontare.
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