La bufera calcioscommesse non ferma i playoff
Lega SerieBWin e Lega Pro decisi ad andare avanti con le partite valide per promozioni e retrocessioni. Per ora solo singoli tesserati coinvolti nell'inchiesta, ma le partite sospette sono molte
Il ciclone calcio scommesse torna a scuotere il mondo del pallone. A 24 ore dalle prime partite valide per i playoff di serie B che coinvolgono Novara, Reggina, Padova e Varese, giungono le notizie dell’inchiesta partita da Cremona. La Lega Serie BWin e la Lega Pro hanno annunciato che si costituiranno parte civile e hanno già assicurato che i play off non si fermeranno, gli spareggi devono andare avanti, nonostante tutto. È ancora presto per capire cosa succederà alle squadre coinvolte: per ora sono solo alcuni tesserati ad essere citati, anche se il gip di Cremona Guido Salvini ha parlato di campionati falsati. L’inchiesta penale riguarda i singoli giocatori, per arrivare a penalizzazioni o addirittura retrocessioni d’ufficio si dovrebbe dimostrare il coinvolgimento oggettivo delle società, cosa non facile e tanto meno scontata.
Domani (giovedì 2 giugno) si gioca a Reggio Calabria e a Padova, domenica prossima scende in campo anche la Lega Pro. Si giocano le sfide per salire in serie A (oltre a quelle valide per l’accesso in B dall’ex serie C e i playout per evitare le retrocessioni), con la spada di Damocle di un verdetto che potrebbe cambiare tutto. Tra le diciotto partite sub judice ce ne sono di Atalanta, Siena, Padova, Livorno: le prime due già promosse in A, il Padova è impegnato proprio contro il Varese ai playoff, mentre i toscani sono arrivato a ridosso della zona nobile della classifica. Nelle retrovie vale lo stesso discorso: l’Ascoli è coinvolto in pieno con due tesserati in manette e uno indagato a piede libero, Sassuolo e Piacenza sono anch’esse citate nell’ordinanza per partite sospette. Le squadre (almeno quelle che si sono pronunciate) si ritengono parte lesa, ma questo spetterà alla magistratura deciderlo. Di certo se verranno riconosciute colpe e dolo, si dovrà procedere a ripescaggi e promozioni d’ufficio difficili da gestire senza scontare nessuno, come successe dopo la bufera del 2003. Per ora si gioca, quindi la parola passa la campo, con un orecchio ben teso per captare segnali che arrivano dalle Procure. Comunque vada, è una gran tristezza.TAG ARTICOLO
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