Trasporto pubblico, sindacati sul piede di guerra
Nella vicenda Stie-Amministrazione comunale si inseriscono le organizzazioni dei lavoratori: «La colpa è dell'amministrazone comunale, si trovi subito un nuovo gestore e si apra il bando di gara della Provincia»
Anche i sindacati sono sul piede di guerra a causa dell’annunciato addio di Stie, società alla quale è affidato il trasporto pubblico cittadino, al comune di Busto Arsizio. In una nota unitaria Filt Cgil – Fit Cisl – Uilt Uil – Faisa – Ugl – Rsu sottolineano l’inerzia del Comune che – dicono – «rischia di lasciare a piedi i cittadini di Busto Arsizio e i lavoratori dell’azienda esercente STIE». Il 30 giugno, infatti, la società STIE S.p.A, dopo un lungo confronto con l’amministrazione comunale sulle problematicità relative al costo del servizio, cesserà l’erogazione dello stesso.
Il Comune effettuerà la Conferenza dei Servizi alla ricerca di un gestore, in attesa che la Provincia dia corso alla gara per l’assegnazione del servizio. Intanto i cittadini sono esasperati per un servizio di pessima qualità, in conseguenza di risorse insufficienti destinate dallo stesso dal Comune, ove i tagli ai contributi d’esercizio destinati alle imprese fatti dal governo ha acutizzato il problema.
Le sigle sindacali fanno sapere di essere «come sempre disponibili al confronto con tutti gli attori che intervengono sul TPL e segnalano all’Istituzione Comunale di Busto Arsizio la necessità di fare uno sforzo per garantire le risorse necessarie ad assicurare un servizio adeguato alle aspettative dei cittadini; di mantenere inoltre il dovuto equilibrio istituzionale evitando di attaccare, come è invece purtroppo avvenuto perfino in una delibera di Giunta, gli autisti già quotidianamente bersagliati dall’utenza per il pessimo servizio erogato alla Città, della cui organizzazione non sono di certo responsabili».
Le organizzazioni sindacali sono, comunque, impegnate a garantire con tutte le iniziative necessarie un servizio di trasporto di qualità e con esso la qualità del lavoro per i lavoratori addetti. «Da troppo tempo utenza e lavoratori – continuano – vivono una situazione inaccettabile alla quale oggi si aggiunge per i lavoratori, se non si interviene per tempo ed adeguatamente, il problema occupazionale». Le organizzazione sindacali, infine, restano in attesa di soluzioni adeguate prima che la situazione di precarietà di un servizio essenziale venga aggravata dal conflitto, che al persistere di tale stato dei fatti, si scatenerebbe con gli immaginabili disagi all’utenza.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città









Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.