Trasporto pubblico, una piaga aperta

La prima grana per il rieletto sindaco di Busto Arsizio è già scoppiata e non è una di quelle che si risolvono facilmente: Stie, la società che ha in gestione il trasporto pubblico cittadino, ha protocollato in comune una lettera nella quale annuncia che intende lasciare il servizio a partire dal 30 giugno. Per gfar capire che fa sul serio ha già disdetto il servizio di trasporto dei ragazzi degli oratori estivi di tutta la città. Il primo cittadino, ancora privo di una giunta, si sta già impegnando in prima persona per trovare una soluzione al problema. Già nella giornata di ieri, mercoledì, Farioli ha incontrato i responsabili degli oratori assicurando loro che una soluzione verrà trovata prima di lunedì: «Stiamo già contattando altri operatori che possano sostituire Stie nel trasporto degli oratori e da domani a martedì avremo una serie di incontri sia con i vertici della società che con la Provincia».

Infatti il problema ora si sposta Villa Recalcati che ha già emesso il bando per l’affidamento del trasporto pubblico in tutto il sud della provincia. Proprio la Stie, che stava già assicurando il servizio in regime di concessione prorogata dopo l’acquisto di Agesp Trasporti, era in pole position per accaparrarsi l’intera area ma a questo punto si porrà il problema di trovare un’altra società. Il bando è europeo ma le difficoltà che stanno attraversando le società che forniscono questo tipo di servizi non vanno sottovalutate dopo i tagli imposti dalla Regione, diretta conseguenza della mannaia del ministero dell’economia sui trasferimenti alle regioni stesse. Il rischio è l’interruzione di pubblico servizio ma Farioli sta lavorando per scongiurarlo, da buon mediatore potrebbe riuscirci ma le questioni da risolvere esulano dalla sua amministrazione e coinvolgono gli altri livelli amministrativi.