Accordo cantiere Arcisate Stabio: un modello per Expo 2015
Il Nidil Cgil, categoria di rappresentanza dei lavoratori soggetti a contratto di somministrazione, è soddisfatto dell'accordo raggiunto con l’impresa Salini per la stabilizzazione degli operai impegnati sulla tratta ferroviaria Arcisate-Stabio
Non è così normale, di questi tempi, vedere un sindacato che applaude ad un accordo. Diventa poi un fatto raro quando i soggetti della contrattazione sono dei lavoratori precari. Quanto è stato sosttoscritto pochi giorni fa dalle organizzazioni sindacali e dalla ingegner Claudio Salini spa, grande impresa edile che ha preso in appalto la costruzione della tratta ferroviaria Arcisate-Stabio, ha pienamente soddisfatto il Nidil Cgil, categoria di rappresentanza dei lavoratori soggetti a contratto di somministrazione. Con quell’accordo, infatti, sono stati stabilizzati i 33 operai impegnati nei lavori della tratta. Secondo i rappresentanti del Nidil «vale la pena sottolineare la portata dell’accordo in ragione di alcune importanti considerazioni: in primo luogo, riteniamo doveroso mettere in luce come le parti abbiano intrapreso un percorso di confronto costruttivo. In controtendenza rispetto alle ormai diffuse consuetudini – spesso si assiste a realtà industriali che preferiscono mantenere i lavoratori in somministrazione nonostante costi più elevati – l’impresa Salini ha deciso di stabilizzare 33 lavoratori precari assorbendoli nel proprio organico, senza per questo ridurre l’occupazione degli altri cantieri attivi».
Un risultato, dunque, che ha indicato come sia possibile percorrere la strada della stabilizzazione attraverso una pianificazione diligente delle risorse. «A differenza di quanto avvenuto al Giaggiolo – cocludono i rappresentanti sindacali – non va inoltre dimenticato che sempre più spesso il meccanismo del massimo ribasso “regala” appalti anche importanti a cooperative che, per tagliare i prezzi, intervengono pesantemente sul costo del lavoro e le norme di sicurezza in cantiere. Per questo, Nidil ribadisce l’apprezzamento per l’intesa raggiunta, auspicando che tale esempio virtuoso di superamento del lavoro precario possa diventare modello per tutte le opere legate alla realizzazione di Expo 2015».
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