“Ti amo terrone”. Il coro dell’allenatore del Verona scatena la polemica

Andrea Mandorlini è sotto inchiesta federale e rischia 2 mesi di squalifica per aver cantato la canzoncina da stadio alla presentazione della squadra che milita in serie B

Ti amo terrone”. Un coro che si sente spesso nelle curve del nord Italia, ma che in bocca ad un allenatore appena promosso in serie B ha scatenato il putiferio. Il protagonista della vicenda è Andrea Mandorlini, ex difensore dell’Inter e mister dell’Hellas Verona, prossimo avversario del Varese nel campionato di serie B. Alla presentazione dei gialloblù in quel di Castelrotto, in provincia di Bolzano, Mandorlini ha avuto la brillante idea di rinfocolare la polemica con la Salernitana, battuta nella finale playoff poche settimane fa non senza strascichi polemici, insulti reciproci e violenza alla fine del match di ritorno. L’allenatore dei veneti ha preso il microfono e dopo un piccolo siparietto ha intonato il coro “Ti amo terrone” (che riprende un brano degli Skiantos), scatenando l’entusiasmo della curva veronese e l’ilarità dei suoi giocatori, molti dei quali meridionali.
 
Il gesto non è piaciuto ai vertici del calcio, tant’è che la Figc ha aperto un’inchiesta contro l’allenatore dei veneti che ora rischia fino a due mesi di squalifica: Andrea Mandorlini è stato interrogato dagli uomini della Procura federale che hanno stilato un corposo rapporto. L’allenatore si difende dall’accusa di razzismo e minimizza l’accaduto, così come la sua società che ha parlato di clima goliardico e festoso. Numerose le critiche nei confronti di Mandorlini da parte di vari esponenti del mondo del calcio e del giornalismo sportivo.
 
Da registrare anche la presa di posizione netta del presidente della Lega di serie B Andrea Abodi, il quale con una lettera inviata al presidente del Verona Giovanni Martinelli, ha espresso il suo «personale dispiacere» per il discorso pronunciato dal tecnico dei veneti Andrea Mandorlini in occasione della presentazione della squadra: «Le parole di un allenatore – ha scritto Abodi – per il valore e il significato che intendiamo assegnare al ruolo, rappresentano un formidabile strumento di trasmissione di messaggi che non possono essere quelli inviati da Mandorlini, che sono censurabili perchè mancano gravemente di rispetto alla città di Salerno e alla sua gente; ma anche perchè mancano di rispetto a una squadra e a una tifoseria che ha perso sul campo una partita importante, dovendo poi subire una sconfitta ancor più dolorosa con la non iscrizione. Mi auguro che in futuro, un tecnico preparato come il Vostro sappia trovare spunti davvero goliardici, che strappino un sorriso del quale c’è sempre bisogno, ottenendo comunque applausi e consenso dai suoi tifosi, ma senza mancare di rispetto al prossimo e, di conseguenza, a se stesso», ha concluso Abodi.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Luglio 2011
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