Il sindaco sul caso Catalani: “Sapevamo che c’era uno sponsor. Nient’altro”
Magda Cogliati ribadisce la posizione della giunta: «L'assessore accennò soltanto a una società della zona intenzionata a sponsorizzare la festa dello sport»
«L’attività del comune non si ferma, dobbiamo guardare avanti e riprendere a lavorare nell’interesse della città». È passato quasi un mese dall’arresto di Vincenzo Calatani, l’ex assessore del comune di Angera ora agli arresti domiciliari con l’accusa di concussione. Soltanto due giorni fa l’amministrazione guidata dal neo sindaco, Magda Cogliati, aveva provveduto alla sostituzione dell’incarico ricoperto da Catalani in consiglio comunale mentre nella giornata di oggi ha ribadito con una nota la posizione della giunta sulla vicenda: «Possiamo riconfermare – dice il sindaco – quanto era ed è a nostra conoscenza: vale a dire la disponibilità di una sponsorizzazione da parte di una società della zona da destinare alle associazioni sportive, in particolare in occasione della "festa dello sport" per l’installazione provvisoria di un campo da bocce. Questo era stato comunicato dall’assessore Catalani in una riunione organizzativa di quella festa. L’Angera Calcio, che era la società capofila per la realizzazione della manifestazione, ha svolto gli aspetti amministrativi e contabili e con tale ruolo ha realizzato il campo da bocce e il ripristino dello stesso».
Nei giorni che verranno la giunta provvederà ad affidare le deleghe di Catalani ad un nuovo assessore. «L’atto di surroga del consigliere Catalani chiude le azioni amministrative che si sono rese necessarie in conseguenza dell’indagine a suo carico – prosegue il sindaco -. La nostra amministrazione non ha voluto e non vuole ergersi a giudice nei confronti di una persona che, come sancito dalla legge, non è colpevole fino al termine di ogni grado di giudizio. L’amministrazione inoltre non ha accettato e non accetta strumentalizzazioni politihe o attacchi alle persone nel corso di indagini preliminari della magistratura nel cui lavoro confidiamo e che siamo certi saprà valutare al meglio quanto accaduto. Ci auguriamo che questa faccenda si concluda grazie al lavoro della magistratura nel più breve tempo possibile, portando chiarezza e toni di normalità che consentano alla nostra amministrazione di operare nell’esclusivo interesse della città di Angera».
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