Scomparsi i soldi della tassa d’imbarco, se li tiene lo Stato
L'addizionale pagata dai viaggiatori dovrebbe rimanere ai Comuni. Dopo anni di pagamenti a singhiozzo, nel 2011 non compare più. Comuni in rivolta: "Diamo servizi all'aeroporto, sono soldi dovuti"
I soldi della tassa d’imbarco scompaiono dai trasferimenti: una nota scovata nelle pieghe dei documenti ministeriali, che ha messo in agitazione i Comuni intorno a Malpensa. La tassa sui biglietti dei viaggiatori in partenza – che dovrebbe rimanere direttamente sul territorio – ha un peso importante nei bilanci dei Comuni, in particolare quelli (Lonate Pozzolo, Ferno, Somma) che più hanno dato territorio allo scalo aeroportuale.
Ma cosa è successo? «A luglio il Ministero ha pubblicato l’elenco dei trasferimenti agli enti locali, in cui è scomparsa la voce della tassa comunale d’imbarco, riferito già al 2011» spiega Mario Aspesi, sindaco di Cardano al Campo e presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali. Quelli che sono scomparsi nei meandri del bilancio dello Stato sono dunque soldi che sono dovuti ai Comuni, secondo gli accordi del passato. «Altro che federalismo – commenta Aspesi – , ci tolgono anche le tasse dovute: certo non ci aspettavamo che scomparisse sul 2011».
L’impatto sui bilanci dei Comuni è notevole: «Quest’anno avevamo messo a bilancio 280 mila euro su un bilancio complessivo di 7 milioni» dice il sindaco di Ferno Mauro Cerutti (nella foto), che definisce «inconcepibile» la vicenda della tassa pagata
dai viaggiatori. «Sul biglietto aereo chi vola trova la voce "addizionale comunale": quei soldi sono dei Comuni, non dovrebbero neanche andare a Roma». Già, perché – al di là dell’ultima sorpresa – l’impresa di incassare i soldi dovuti è sempre stata ardua, nel senso che i trasferimenti sono sempre andati a rilento, "sollecitati" per così dire proprio dalla azione congiunta dei Comuni aeroportuali. «All’inizio parlavamo di 650mila euro/anno, man mano siamo scesi a 280mila euro nel 2010» chiarisce Cerutti, ricordando che il Comune di Ferno è quello che più di tutti si fa carico di servizi erogati in aeroporto, dalla vigilanza alle pratiche sugli infortuni, a quelle sugli esercizi commerciali. Per questo il sindaco è sul piede di guerra: «Chiederò ad ANCAI di prendere una posizione dura, valuteremo quali iniziative». Perché la questione riguarda una cinquantina di Comuni in tutta Italia, da Bolzano a Lampedusa, da Savigliano (Cuneo) a Ronchi dei Legionari (Trieste).
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