Busto e la cultura, un amore difficile
L'amministrazione Farioli punta tutto sulla rinascita culturale ma i suoi progetti, dalla ricollocazione della collezione Merlini all'acquisto del teatro Sociale, scatenano polemiche e dibattiti
Non è ancora tempo di bilanci, ma di certo una considerazione si può già fare: la nuova amministrazione Farioli, sia pure a modo suo, ha deciso di puntare forte sul tema della cultura. Prima rilanciando l’idea di un polo artistico all’ex calzaturificio Borri, poi impegnandosi per trovare una nuova casa alla collezione Merlini, infine mettendo a bilancio una cifra importante per l’acquisto del teatro Sociale. L’attivismo del Comune, tuttavia, non sembra riuscire a mettere d’accordo i cittadini bustocchi: le polemiche restano infatti all’ordine del giorno, soprattutto sulla vicenda del teatro, che si trascina ormai da oltre trent’anni senza arrivare a una soluzione. Le trattative in merito sono in corso da diversi mesi, ma l’uscita allo scoperto ha provocato la reazione indignata dell’opposizione, che chiede maggiore chiarezza; e dopo la presa di posizione del sindaco Farioli, l’assessore alla Cultura Mario Crespi e la consigliere comunale Erica D’Adda sono tornati a confrontarsi sul tema. Di oggi, poi, è la notizia che l’attuale proprietà del teatro ha messo l’amministrazione di fronte a un bivio: o si chiude la trattativa entro fine mese, o si percorreranno altre strade. Riusciranno le polemiche a stoppare sul nascere i progetti dell’amministrazione?
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