“Inaccettabile che non si revochi il Pgt”
La Federazione della Sinistra attacca la giunta Guenzani sulla scelta di procedere ad una revisione generale del Piano di Governo del Territorio, anziché azzerarlo
«Delusione e preoccupazione» di fronte alla scelta dell’amministrazione comunale di non revocare il Pgt, ma di procedere con una revisione: la Federazione della Sinistra (che non fa parte della maggioranza) interviene nel dibattito sul Piano di Governo del Territorio, sollecitato in consiglio comunale dagli esponenti della Lega Nord. Marco Zocchi – segretario del partito che riunisce i comunisti – dice che Guenzani e la sua coalizione hanno «scelto di non rispettare il patto stretto con i cittadini in campagna elettorale» e cita il passaggio del programma elettorale in cui "rispetto al PGT adottato" si dice che l’amministrazione di centrosinistra vuole "rivedere alcune scelte che contrastano con uno sviluppo sostenibile e procedere ad una nuova adozione". E se da un lato – si potrebbe notare – l’espressione rivedere alcune scelte non indica la volontà di azzerare tutto con una revoca, Zocchi fa notare che «una "nuova adozione" implica di necessità il ritiro del presente strumento urbanistico. È ricordo recente e comune che l’ormai conclusa campagna elettorale ha visto come nuclei dominanti di discussione e confronto, in primis, le questioni relative ad AMSC e, appunto, al PGT. Ed è ricordo altrettanto recente e comune la posizione netta e più volte dichiarata a mezzo stampa della coalizione di Guenzani, della Federazione della Sinistra e di molti altri, che sostenevano con convinzione il ritiro del Piano di Governo del Territorio».
Guenzani e l’assessore all’urbanistica Angelo Senaldi hanno spiegato che le conseguenze economiche di una revoca (ricorsi e probabili cause legali) sarebbero milionarie e assolutamente insostenibili per il Comune, i cui bilanci sono in cattivo stato e pesantemente condizionati dalla necessità di pagare gli investimenti fatti in passato. Si punta invece ad una revisione generale, che tenga insieme anche concettualmente le diverse modifiche,
senza andare avanti con modifiche "a macchia di leopardo". Zocchi ritiene che la decisione di procedere in questo senso sia «inaccettabile»: «Il PGT si compone di tre atti distinti: il Documento di Piano, il Piano dei Servizi ed il Piano delle Regole. Tra le altre cose, il Documento di Piano definisce il quadro generale della programmazione urbanistica anche in base a proposte pervenute da cittadini o da associazioni di cittadini. Questo significa che i cittadini dovrebbero essere chiamati a partecipare già nelle prime fasi del processo di elaborazione del Pgt, cosa impossibile nel caso di una o più varianti. Il Documento di Piano ha anche lo scopo di definire e pianificare lo sviluppo della popolazione residente nel comune. È insomma il cuore del Pgt, quello che ne determina le linee guida e l’impianto generale». Insomma, se non si cambiasse il Documento di Piano la modifica del Pgt non sarebbe sostanziale, anche se si facessero le modifiche significative che sono riportate nel programma elettorale del centrosinistra. Per questo la Federazione della Sinistra chiede la revoca.
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