Precari in coda, in attesa della cattedra
Alla media Pellico si svolgono le operazioni di assegnazione delle cattedre annuali. Tanti i professori che rinnovano puntualmente il rituale per il posto di lavoro
Scuola media Pellico a Varese. Sono le tre del pomeriggio. Nel giardino nonni con carrozzine e passeggini attendono nervosi mentre, all’interno, si ripete l’annuale rito dell’assegnazione delle cattedre annuali: fino al 31 agosto, quando va bene, o al 30 giugno.
Oggi ci sono gli insegnanti di italiano, matematica, filosofia, scienze, storia e geografia.
La situazione è tranquilla, niente a che vedere con le proteste e i tafferugli dello scorso anno quando si scelse una sede poco comoda, senza posti a sedere, con la gente assiepata sotto il sole.
Giuseppe ha appena firmato: un contratto fino al 30 giugno per la cattedra di matematica: « È il mio quinto anno e ho sempre trovato lavoro. Avrei dovuto essere “stabilizzato” ma sono arrivati docenti da fuori provincia con maggior punteggio ( inserimenti a pettine) e sono rimasto escluso. Non mi lamento, ho avuto una sede vicino a casa».
Da otto anni, Sara si ritrova a questo rituale di inizio settembre sperando di ottenere la stessa cattedra: « Da Salerno mi sono trasferita a Luino. Sono stata fortunata perché nessuno, fino ad oggi, ha scelto quella sede considerata disagiata. Così io posso mantenere la continuità con i miei studenti. Spero che vada bene anche quest’anno: qualsiasi altra sede sarebbe per me lontanissima…».Varese è una città tutto sommato "accogliente", in genere qualcosa si riesce sempre a trovare: « Io sono
abbastanza tranquilla – commenta Maria Luisa – sono settima in graduatoria e un contratto almeno al 30 giugno sono certa di ottenerlo. I posti per italiano, però, sono una quarantina e le persone in graduatoria 296…».Le assegnazioni procedono lentamente, i professori si ritrovano, chiacchierano, si scambiano commenti e consigli: « Quale alternative abbiamo? » .
I sindacati sono soddisfatti ma solo a metà: « La stabilizzazione ha permesso di dare certezza alla precarietà di tanti lavoratori – commenta Enzo Iannello, segretario della Cisl Scuola – ma se guardiamo ai tagli che sono stati attuati, non possiamo che essere preoccupati per il futuro del comparto. In questi giorni, inoltre, è un vero delirio: le delibere dell’Ufficio regionale continuano a cambiare le carte in tavola e i funzionari locali sono costretti a rettificare e modificare. L’inizio della scuola sarà un caos».
Marinella Magnoni, segreteria provinciale della Cgil: «Ben vengano le immissioni in ruolo , ci mancherebbe. Il problema vero è un altro e riguarda i tagli: se io assumo 200 nuovi lavoratori, tra insegnanti e personale ata, e al tempo stesso ne taglio 500, se la matematica non è un’opinione, il saldo ha un segno negativo. Quindi non capisco l’entusiasmo del provveditore»
Soddisfatto a metà anche Giovanni Infortuna della Uil Scuola: « Quest’anno, almeno, hanno trovato una sede più consona per queste operazioni. Tutto sommato le operazioni stanno procedendo bene, anche se i tagli mettono in difficoltà il settore».
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