Alenia-Aermacchi, firmato l’accordo
Ridotto il numero di licenziamenti dai 1.118 iniziali a 747, stabilizzazione degli interinali e 500 nuove assunzioni nei prossimi due anni. Buone notizie per Venegono Superiore: la produzione dell'addestratore M346 rimarrà in provincia di Varese, i licenziamenti passano da 200 a 95
Raggiunto l’accordo tra Alenia-Aermacchi e sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm: ridotto il numero di licenziamenti dai 1.118 iniziali a 747, stabilizzazione degli interinali e 500 nuove assunzioni nei prossimi due anni.
Per lo stabilimento di Venegono Superiore ci sono buone notizie: la produzione dell’addestratore militare M346 rimarrà in provincia di Varese, solo la parte riguardante l’armamento sarà trasferita a Torino. I licenziamenti passano da 200 a 95 e i circa 200 lavoratori interinali saranno stabilizzati con contratti a tempo indeterminato. Mentre le lavorazioni all’esterno sarano limitate ad alcuni servizi, come, ad esempio, la sorveglianza. «Come sindacato – commenta Graziano Resteghini della Fim-Cisl, che ha partecipato alla trattativa – siamo soddisfatti perché abbiamo dimostrato che un progetto di ristrutturazione così forte non funziona se calato dall’alto. La trattativa ha avuto momenti difficili, ma alla fine abbiamo trovato una quadra accettabile, soprattutto dal punto di vista occupazionale riducendo gli esuberi di almeno trecento unità».
Franco Caputo, della Fiom Cgil, sottolinea il risultato, ma soprattutto le condizioni di contesto in cui è stato raggiunto. «Se pensiamo al periodo economico drammatico che stiamo attraversando – dice il sindacalista, al termine della trattativa – non solo abbiamo fatto un bel lavoro, ma abbiamo tenuto botta al piano industriale presentato da Alenia-Aeronautica. Abbiamo confermato l’attività di Venegono Superiore, difendendo i posti di lavoro. Non ci saranno esuberi (leggi licenziamenti ndr) strutturali e la produzione dell’addestratore M346 rimarrà a Varese. La riduzione dei lavoratori che andranno in cassa integrazione, un’uscita morbida, con l’accompagamento al pensionamento, per chi andrà in mobilità e la stabilizzazione dei precari, sono tutti tasselli di un ottimo accordo. Il sindacato ha fatto un grande gioco di squadra».
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