Varese-Modena, è sfida tra arrabbiate

I teloni stesi a protezione dell’erba di Masnago indicano che tempo fa dalle parti del Franco Ossola: brutto con tendenza a peggiorare, segnale che per strappare i tre punti con il Modena il Varese dovrà stare pronto a lottare anche nel fango. «Speriamo di vedere tanti ombrelli biancorossi sugli spalti» scherza mister Maran alla vigilia dell’incontro con i "canarini" (sabato 5, ore 15); «io l’ombrello non lo uso ma sono pronto a prendermi in testa anche la grandine, perché anche sotto la copertura della panchina proprio non riesco a rimanere».

MATCH "ALL’ARRABBIATA" – Tra Varese e Modena sarà una partita tra due squadre arrabbiate: «Non mi interessa se a Pescara abbiamo fatto bene: il Varese ha perso e il risultato è quello che conta, inutile compiacersi. Il Modena a sua volta ha subìto un capitombolo pesante nel derby con il Sassuolo (2-5 ndr) e arriverà incavolato nero: dovremo mettere in campo velocità, pressione, tutte le nostre armi per fare risultato». In casa gialloblu da mercoledì le porte sono sbarrate, gli allenamenti a porte chiuse e la gente è sul piede di guerra; anche sulla formazione che Bergodi presenterà a Masnago non mancano i dubbi, il primo dei quali riguarda proprio il varesino Dalla Bona che stavolta dovrebbe partire dalla panchina. «Lasciatemi fare un commento positivo su Bergodi – spiega Maran – ho fatto con lui il corso per allenatori, lo ritengo un tecnico preparato e un’ottima persona. Lo stimo molto». Solidarietà che dovrà per forza restare fuori dal rettangolo verde, perché il Varese vuole i tre punti e soprattutto tornare a respirare quell’aria di alta quota assaporata prima di Pescara, che piace tanto e fa bene al morale.

I DUBBI DI MARAN – A proposito di morale, la conferenza stampa di Maran dopo la rifinitura è stata aperta da parole dolci per Matteo Momenté, fuori per altri sei mesi dopo il secondo crack consecutivo al ginocchio. «Il primo pensiero di tutti noi va a Matteo – spiega il tecnico – che ci ricorda quali sono i veri dispiaceri; spiace tanto, perché stava per raggiungere il traguardo del ritorno in campo e ora dovrà ricominciare la tappa dall’inizio. Sono sicuro però che tornerà più forte di prima». Sull’undici titolare anti-Modena resta qualche dubbio a ventiquattrore dal fischio d’inizio: nel ruolo di terzino destro, squalificato Cacciatore, il ballottaggio è tra Pucino e il più esperto Camisa (nella foto) che pare favorito, con la conferma di Troest e Terlizzi al centro. Sulla mediana Maran vuole verificare la condizione di Corti, che risente di una botta presa a Pescara: la sensazione è che ce la possa fare, ma in caso contrario è pronto Filipe. Infine in attacco sono in tre per due maglie: De Luca (altro acciaccato) ce la farà ed è in gran forma; accanto a lui c’è più Martinetti che Cellini, sia per caratteristiche tecnico-fisiche, sia per via del campo pesante. 

LO SPAURACCHIO – «Il Modena è squadra molto fisica, che per molti versi mi ricorda la Juve Stabia. E prima della sconfitta nel derby venivano da un buon momento di forma: insomma una squadra da cui dovremo guardarci» è il giudizio di Maran sugli avversari di turno del Varese. In attacco i "canarini" dovrebbero affidarsi a Giuseppe Greco e Marco Bernacci. Se dobbiamo spendere un nome per lo "spauracchio" della settimana, a dispetto del suo unico gol segnato fino a qui, segnaliamo proprio quello dell’ Airone delle Vigne. Bernacci ha trascorso un anno sabbatico dopo l’ingaggio con il Torino (ironia della sorte, la sua unica gara in granata fu l’1-2 casalingo contro il Varese di Sannino) per via di problemi legati a crisi depressive ma ora è tornato in campo desideroso di fare bene. Alto e robusto, l’attaccante forlivese appare davvero pronto a colpire: Troest e Terlizzi sono avvisati.

Varese – Modena (Probabili formazioni)

Varese (4-4-2): Bressan; Camisa (Pucino), Troest, Terlizzi, Grillo; Zecchin, Corti, Kurtic, Carrozza; De Luca, Martinetti. All. Maran.
Modena (4-4-2): Caglioni; Milani, Turati, Perna, Carini; Nardini, Petre, De Vitis, Fabinho; Greco, Bernacci. All. Bergodi.
Arbitro: Marco Viti di Campobasso (Costanzo e Fiorito; IV° uomo Gallione).

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