La rotonda dell’A26 di Besnate sarà pronta tra 5 mesi
Presentati ufficialmente i lavori per il nuovo incrocio, atteso da anni. L'assessore Simeoni polemizza con il Pd locale: "Qualcuno vuole mettere la bandiera su un'opera il cui merito è della Provincia"
È il momento del via ufficiale alla realizzazione della nuova rotonda all’uscita dell’A26 di Besnate: nella mattina di martedì l’assessore della Provincia Aldo Simeoni e i dirigenti di Anas e Autostrade hanno presentato ufficialmente l’opera. «I tempi di realizzazione sono di 5 mesi, ma pensiamo che si possa finire anche prima» ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Simeoni (l’opera è appaltata alla Global Strade di Cancello ed Arnone, CE). «L’opera verrà finanziata da Società autostrade e Anas, grazie all’importante lavoro di coordinamento dell’Assessorato Viabilità e trasporti della Provincia di Varese che ha operato fin dall’inizio per trovare un accordo condiviso con tutte le parti interessate» ha rimarcato Simeoni, ricordando anche i «tempi biblici» per arrivare a definire chi dovesse mettere i soldi. Dal canto suo, il direttore locale di Società Autostrade Benedetti ha rimarcato che «non c’è stato nessun braccio di ferro o battaglia», tra Provincia ed enti nazionali, ma solo «un lungo confronto» partito nel 2009: «voglio ribadire che lo svincolo era stato realizzato a norma secondo il codice della strada e i criteri della buona ingegneria: la struttura è a norma, i comportamenti degli utenti non lo sono». A questo Benedetti ha imputato i ritardi: al fatto che si dovesse intervenire (con spesa pubblica) su un’opera già collaudata, pagata e realizzata a norma.
Alla presentazione c’erano anche i sindaci di
Besnate e Arsago Seprio, Donata Bordoni e Claudio Montagnoli, oltre all’assessore besnatese Giovanni Corbo. Simeoni da un lato ha riconosciuto il "gioco di squadra" fatto con gli amministratori locali, dall’altro ha polemizzato con il Pd di Besnate guidato da Daniela Osculati: «voglio però sottolineare l’atteggiamento poco corretto di esponenti politici che, dopo l’assoluto mutismo in fase di trattativa, hanno come per magia trovato parole e argomenti, amplificati dalla stampa, sulla questione solo per voler mettere la propria bandiera su un’opera il cui merito esclusivo è dell’Assessorato provinciale». Già in passato c’era stata qualche "scintilla" dopo la spedizione dei democratici a Roma per sollecitare l’avvio dell’opera.
Con l’avvio del cantiere è stato istituito, a ridosso dell’uscita autostradale, il limite di 40km/h.
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