Manovra, proteste e ostruzionismo della Lega alla Camera
Dopo la bagarre al Senato di mercoledì, altro show con cartelli e spintoni dei deputati leghisti. Il presidente Fini espelle due onorevoli. Domani il voto di fiducia sul provvedimento
Un’altra giornata di bagarre in Parlamento per via delle proteste e dell’ostruzionismo della Lega Nord. Dopo i cartelli al Senato di ieri, 14 dicembre, oggi è toccata all’Assemblea di Montecitorio. La seduta odierna, con la quale il Governo ha presentato il voto di fiducia, che avverrà domani, venerdì 16 dicembre, si è aperta dopo la maratona oratoria andata avanti a oltranza. La Lega ha continuato a praticare ostruzionismo sulla manovra economica con interventi a raffica sul processo verbale della seduta di ieri, ritardando la ripresa dell’esame del decreto su cui l’esecutivo Monti ha posto la fiducia. Il presidente Fini, ribadendo il «diritto» dei deputati del Carroccio a intervenire, ha fissato tempi strettissimi per parlare sul verbale, come è avvenuto in altre sedute. I leghisti contestano, con il capogruppo Reguzzoni, l’assenza a parte della seduta fiume conclusasi all’alba di oggi di un segretario di presidenza e di ministri.
Sempre nel corso della mattinata le proteste della Lega Nord nell’Aula ì hanno visto comparire ancora cartelli, poco prima che la seduta fosse sospesa per cinque minuti in previsione del voto sul processo verbale così come chiesto dal Carroccio. Pronta la reazione del presidente della Camera, Gianfranco Fini, che ha deciso di espellere dall’emiciclo due deputati leghisti, Fabio Rainieri e Gianluca Buonanno: «Prego i questori – dice Fini – di allontanare immediatamente i colleghi».
L’apoteosi si è raggiunta quando l’onorevole del carroccio Massimo Pini ha apostrofato Gianfranco Fini come «cialtrone». Il presidente della Camera ha replicato: «È proprio vero che ogni botte dà il vino che ha». E ancora: «Sono i pecorai che fischiano, non i deputati». Commentando l’episodio alla Camera, il ministro Giarda, visibilmente stupefatto per l’incursione dei due deputati leghisti tra i banchi del Governo “armati” di cartelli si è limitato a dire che «non è una cosa divertente».
Sul piano politico il capogruppo della Lega alla Camera Marco Reguzzoni commentando lo stato dei rapporti tra Pdl e Lega ha affermato che «Il Pdl ha fatto la scelta sbagliata di appoggiare questo governo e questa manovra: è una scelta che comporta delle responsabilità. Noi siamo invece coerenti con la nostra linea e andiamo avanti per la nostra strada».
Come anticipato, in merito ai tempi della votazione in aula della manovra, su cui il Governo ha posto la fiducia ( e su cui, quindi, non saranno ammessi emendamenti), è verosimile che questo avvenga non oltre le 19.30 di venerdì 16.
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