Vestiti falsi, negozio temporaneo chiuso dai carabinieri
I diversi titolari dell'esercizio in corso Sempione sono stati denunciati. Oltre 500 capi di marchi prestigiosi sono risultati contraffatti
I capi in vendita risultano falsi e il temporary store chiude prima del previsto, grazie ai carabinieri di Busto Arsizio. Nella mattinata di sabato 10 dicembre i militari, in collaborazione con quelli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Varese, hanno controllato un negozio di abbigliamento del centro cittadino, nel corso di una programmata attività di controllo del commercio, finalizzata al contrasto della vendita di merce contraffatta. Fenomeno che con l’approssimarsi delle festività natalizie, tendenzialmente cresce in maniera significativa.
Il controllo, svolto anche grazie all’impiego di esperti specializzati nel settore della tutela dei diritti di proprietà intellettuale, specializzati in capi di abbigliamento e marchi registrati in Italia e nominati quali consulenti tecnici, ha interessato un temporary store destinato alla vendita di abbigliamento alla moda, situato nei pressi di corso Sempione, una strada di grande visibilità e di notevole passaggio di clientela. Nel corso dei controlli sono stati verificati i marchi impressi sui capi posti in vendita e la relativa documentazione amministrativa.
Per più di 500 beni, tra capi di vestiario ed accessori, delle più famose e prestigiose marche di abbigliamento, sono state riscontrate delle irregolarità: i marchi sono risultati contraffatti o comunque la merce presente in negozio non è risultata registrata su alcuna bolla di consegna o documento contabile e fiscale. I militari hanno poi proceduto a selezionare una quindicina di capi sui quali verranno successivamente svolti accertamenti tecnici per verificare o meno la loro genuinità ed originalità. Tali perizie verranno svolte anche in collaborazione con le società titolari dei marchi interessati.
Lo stesso immobile sede del temporary store è stato sottoposto a sequestro preventivo unitamente ad altra documentazione contabile e fiscale che sarà ulteriormente analizzata. A conclusione delle attività ispettive quattro persone sono state denunciate in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio per i reati di: ricettazione, frode nell’esercizio del commercio e commercio di prodotti con segni falsi. Si tratta dei titolari, tutti italiani residenti tra il milanese ed il varesotto, delle tre società a vario titolo coinvolte nella gestione del temporary store sequestrato.
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