I sindacati di base sfilano a Malpensa

«I lavoratori dei sindacati di base sono uniti nella protesta». In circa 200, tra lavoratori e sindacalisti, si sono ritrovati al ponte Partenze di Malpensa, "occupato" per circa tre quarti d’ora.
Dopo un breve corteo all’interno del Terminal 1, sotto gli occhi stralunati di qualche viaggiatore straniero, il corteo – a suon di fischietti e rulli di tamburi – ha proseguito sul grande "anello" di entrata/uscita dallo scalo. Il traffico di autoveicoli è stato deviato verso il ponte Arrivi dalle 10.30 circa di venerdì 27 gennaio alle 11.30 circa. Intorno alle 12.00 il corteo – dopo aver fatto il giro dell’anello – ha raggiunto di nuovo l’imbocco dei ponti, bloccando nuovamente il traffico in entrata, sia verso le Partenze che verso gli Arrivi. Un po’ di confusione, ma tutto nel complesso è rimasto sotto controllo. Chiuse in alcuni momenti anche le uscite della superstrada 336.

La protesta è stata indetta per contestare il Governo Monti e le sue scelte «che colpiscono i lavoratori e le classi più deboli della società per pagare i lussi e i privilegi dei potenti. Protestiamo a Malpensa perché è il luogo emblematico di tutta la provincia per perdita di lavoro, sfruttamento dei lavoratori, negazioni dei diritti e forzature nel creare condizioni di minor tutela per tutti, trascurando le normative in vigore», spiegano i sindacati di base.