Comitato pro Armino: “Ecco perchè si deve fare il referendum”

La presidente Alberio spiega le ragioni della scelta referendarie e puntalizza la situazione dopo la richiesta della Commissione apposita

Il prato di ArminoÈ ancora battaglia di posizioni per il referendum sul prato di Armino. Dopo le conclusioni della commissione riunitasi il 26 gennaio scorso, il Comitato ha inviato una lettera dettagliata in cui si ribatte punto per punto alle critiche mosse.
La Commissione aveva concluso il suo giudizio rilevando una serie di punti da integrare, modificare o perfezionare.
Così, la presidente del Comitato Silvana Alberio, ha preso carta e penna assecondando la richiesta: « A seguito della richiesta di integrazioni, modifiche e perfezionamenti (Prot. 1121/12.4) da parte della Commissione Referendum riunitasi in data 26 gennaio 2012, si comunica quanto segue:
Punto 1- Costi per la realizzazione del parco: si precisa che tale opera sarà a costo zero per i cittadini di Gavirate in quanto il comitato pro-parco di Armino si impegnerà per la progettazione, la realizzazione dell’opera e per la sua manutenzione nell’ambito di un intervento in spirito di perfetta sussidiarietà. Quindi non andrà previsto alcun aggravio di bilancio.
Punto 2- Concordiamo con la proposta di delimitare l’area specificandone i confini, indicando la via Graziani e la via Volta come lati ed i mappali delle proprietà private (che ci dovrà fornire, come concordato, il direttore generale) per gli altri due lati. Bisognerà comunque valutare che il numero dei mappali da indicare non sia talmente elevato da ingenerare non chiarezza, ma confusione nel votante.
Punto 3- le ragioni per le quali è stata proposta la consultazione limitata alle sezioni 2 e 3 sono le seguenti:
1 – limitazione dei costi per l’amministrazione.
2 – tali sezioni sono le uniche nel territorio cittadino che non hanno a disposizione un’ area verde attrezzata infatti:
– la sez 10 (Groppello) dispone del parco antistante il Santuario
– la sez 9 (Oltrona) – parco 5 piante
– le sez 7-8 (Voltorre) – 2 aree verdi attrezzate già approvate dal consiglio comunale. Una davanti al cimitero (costo zero per il comune) e la seconda finanziata dall’amministrazione
con capitolo 3023 dell’ultimo bilancio
– le sez 5-6 (lago) – parco folaga allegra – lungolago
– la sez 4 (Fignano) -area verde attrezzata “dei ciusitt”.
Da tale elenco è stato volutamente escluso il parco Morselli poichè periferico, poco raggiungibile e quindi poco fruibile da cittadini anziani, mamme con bimbi piccoli e passeggino.
Considerando poi, che solo un’altra sezione elettorale e precisamente la 1 (limitrofa alle sezioni direttamente Interessate), non ha nel proprio territorio un’area di verde èubblico, è a nostro avviso, plausibile che la stessa possa essere inclusa nella consultazione referendaria.
Punto 4- il quesito, a nostro avviso, potrebbe essere così riformulato: "volete voi che il comune di Gavirate destini a parco pubblico il terreno di via volta ad armino detto ”della
Bonina” (confini,mappali,…….) Di proprietà dell’amministrazione comunale, in luogo di interventi alternativi?".
Il termine “destini”, per quanto sopra precisato, ci pare più esplicativo del quesito referendario rispetto a “realizzi”.
Ci sembrano necessarie ulteriori precisazioni sulle premesse contenute nella risposta espressa dalla Commissione Referendum (prot. 1121/12.4):
Punto a- Riteniamo opportuno il riferimento al PRG in quanto è lo strumento urbanistico ancora vigente. Ci pare francamente singolare richiedere riferimenti a qualcosa che ancora non c’è : il PGT prossimo venturo. Non ci pare, pertanto, che il riferimento al PRG renda “limitativa” la formulazione del quesito.
Punto d- È vero che il PRG indica l’area come" AREA STANDARD " ma, come la Commissione ha notato per il primo punto, il PRG è in fase di sostituzione per cui la possibilità edificatoria su tale area è del tutto concreta soprattutto se si considerano i fatti sotto elencati:
esiste un progetto realizzato dall’Ufficio Tecnico e fornito dal sig. Sindaco al Comitato Pro-Parco (Vedi Allegato 1),
tale volontà è stata portata e approvata in Consiglio Comunale dalla maggioranza con il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari (Allegati 3 e 3a),
– nel Documento di Piano del futuro PGT (DdP 23.0, accessibile sul sito del Comune di Gavirate) il terreno è qualificato in Ambito Territoriale T2: sistemi insediativi centrali, quindi con edificabilità certa (Vedi Allegato 1).
Punto e- La realizzazione di un parco pubblico deve naturalmente andare a vantaggio di tutta la popolazione (e, ci auguriamo, anche di eventuali visitatori non gaviratesi della parte non lacuale della nostra cittadina) per cui l’osservazione sulla provenienza dei bambini iscritti alla scuola materna ci ha sorpreso, non ritenendolo elemento di giudizio sull’opportunità o meno dell’opera in questione. Segnaliamo tuttavia alla Commissione che dei 116 iscritti alla Scuola Materna solo 3 provengono dalle frazioni e solo 9 non sono residenti in Gavirate».

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Pubblicato il 16 Febbraio 2012
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