Curriculum online? Di mezzo c’è la privacy, serve un regolamento apposta

Perplessità sull'obbligo dei curricula online: "Deve essere fatto secondo la legge". Il PdL ha ritirato la mozione, si farà un regolamento specifico. Sono invece già online quelli dei dirigenti

Tutti d’accordo sulla necessità di avere la massima trasparenza, ma facendo le cose secondo la legge: i curricula degli amministratori saranno online in futuro, ma prima serve un regolamento specifico, secondo gli obblighi imposti dalla legge sulla Privacy. A questa decisione è arrivato il consiglio comunale, esaminando la mozione del PdL, poi ritirata in attesa del chiarimento giuridico.

«Valuto positivamente la mozione, che ribadisce i criteri usati nella nomina dei rappresentanti nei consigli di amministrazione» ha esordito il sindaco Edoardo Guenzani, annunciando l’intenzione di andare avanti nella direzione della trasparenza. «Preciseremo importi lordi e netti degli amministratori, del sindaco e degli assessori e anche dei dirigenti» ha detto il primo cittadino, per evitare il gioco dell’antipolitica. Sui curricula però è emrso il problema: «Probabilmente non potremo pubblicarli: esiste una norma precisa che impone di pubblicare i curricula dei dirigenti [che infatti sono sul sito del Comune, con importi lordi, ndr], ma la Legge non prevede invece per amministratori». La pubblicazione dei dati rischierebbe di violare la legge: questa è la preoccupazione non solo della maggioranza, ma anche di Giovanna Bianchi (Lega Nord), alla fine confermata anche dal segretario comunale che ha chiarito che, in mancanza di un obbligo di legge, serve un regolamento apposito da aggiungere allo Statuto comunale per evitare una richiesta illegittima. Di fronte al vicolo cieco, anche il PdL alla fine ha dato – senza alcuna polemica – il suo assenso a ritirare la mozione a patto di andare avanti con il percorso previsto.

Quanto al resto, il dibattito è stato aspro (tra maggioranza e PdL) sul taglio degli stipendi degli amministratori delle scoietà partecipate, Amsc e 3SG, con il capogruppo del Pd Giovanni Pignataro che ha fatto infuriare alcuni esponenti del PdL citando la riduzione di 96mila euro dei compensi e Piergiorgio Praderio lista civica che ha parlato di «opacità scoperta ad ogni armadio che si apriva», da Amsc a 3SG, ai conti del Comune. Dai banchi dell’opposizione Giovanna Bianchi (nella foto) ha chiesto uno sforzo in più: «Ho scoperto che sono sul sito del Comune,  vogliamo chiedere alle aziende di metterli anche sul loro sito?».  E la capogruppo della Lega Nord ha anche fatto una osservazione essenziale sulle nomine: «Quello che conta, poi, è vedere i risultati: a me interessano bilanci e risultati operativi». E ha citato, indirettamente, Sergio Marchionne: laureato in filosofia, ma oggi ai vertici della Fiat.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Febbraio 2012
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