Emergenza gas, scatta il piano straordinario

Il freddo non molla la morsa e la riduzione della fornitura di gas dalla Russia al nostro paese, così come a Romania e Germania, costringe ad un piano di intervento straordinario. Il Comitato emergenza gas, riunitosi al ministero dello Sviluppo, ha deciso di attivare la fase di emergenza secondo le procedure previste dall’Unione Europea e di avviare la messa in esercizio delle centrali elettriche ad olio combustibile, che consentiranno di contenere i consumi di gas a uso termoelettrico.
Comincia a diventare critica la situazione sul fronte del gas.  «Dalla Russia e dalla Francia sono diminuiti i flussi, ma la situazione è ben monitorata», ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera. L’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni ha invece dichiarato a Radio 24 che «siamo in emergenza e abbiamo reagito aumentando le importazioni di gas dall’Algeria e dal nord Europa attraverso la Svizzera. Quindi non abbiamo problemi fino a mercoledì».
Intanto la Commissione europea è in contatto con le autorità italiane ed è pronta a valutare misure di aiuto, se si rendessero necessarie. I consumi di gas dei clienti industriali, le cui clausole contrattuali prevedano tale possibilità, sono in corso di contenimento per tutelare pienamente le utenze domestiche, per le quali sono escluse conseguenze negative.