Nuove azioni per lo sviluppo: “Dalla Regione un buon inizio”
Il commento di Giorgio Merletti presidente di Confartigianato Lombardia sul progetto di legge a sostegno della crescita e delle imprese
Sono un centinaio le azioni esaminate dalla Giunta della Regione Lombardia per tracciare nuovi percorsi di crescita del capitale umano e riqualificazione, nuove forme di contrattazione, semplificazione, informatizzazione e sviluppo. Obiettivi di un progetto di legge che, dichiara il Presidente di Confartigianato Lombardia, Giorgio Merletti, «visto nel suo complesso è una iniziativa che intende andare nella direzione di sostenere la competitività del sistema economico lombardo, e come tale va apprezzata».
Inoltre: «Uno dei passaggi di maggior attenzione è certamente quello che riguarda la contrattazione di secondo livello. Sottolineando, se ce ne fosse bisogno, che la titolarità della contrattazione a qualsiasi livello è di competenza e nell’autonomia delle parti sociali, ritengo che l’obiettivo vero deve essere visto nella logica di favorire azioni di valorizzazione della contrattazione territoriale attraverso il sostegno ad iniziative, anche innovative, che emergano dalla stessa. E possano portare benefici alle persone, ai lavoratori e alle imprese: cito ad esempio il tema del welfare integrativo».
«Se questa è la lettura corretta – prosegue Merletti – credo che non ci saranno problemi nell’adeguamento dell’articolato. Come è noto, a livello nazionale è aperto il tavolo sulla riforma del lavoro che potrebbe introdurre novità legislative di cui si dovrà, nel caso, tener conto».
In chiusura: «Questo pdl può rappresentare anche una scossa lombarda, e l’iter di discussione dovrebbe garantire ogni eventuale recepimento. Poi, nel provvedimento sono contenuti due elementi importanti per la valorizzazione delle micro e piccole imprese. A partire dall’orientamento di alcune azioni allo Small Businness Act , tra le quali il pacchetto relativo alla sburocratizzazione con il principio della proporzionalità degli adempimenti e l’introduzione di incentivi per la partecipazione delle MPI agli appalti pubblici prevedendo, seppur in via sperimentale, quote di riserva e premialità. Inoltre, la realizzazione di piattaforme che facilitino il trasferimento tecnologico e lo scambio di conoscenze tra le diverse realtà produttive, fa di questo progetto uno strumento senza dubbio all’avanguardia nelle azioni della Regione Lombardia».
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