Orari dei negozi, una mozione chiede la deroga
Puricelli e Azzi firmatari di una richiesta da presentare al governo. Obiettivo: spostare l’applicazione del decreto salva Italia al 31 dicembre 2013
Lo Stato non può legiferate in materie che riguardano la competenza regionale neppure se in ballo c’è l’obiettivo di “salvare l’Italia”. Il riferimento al testo di una delle norme licenziate dal Governo non è da ritenersi casuale poiché è stata presentata una mozione da parte di due consiglieri regionali Pdl Giorgio Puricelli e Rienzo Azzi che si riferisce alla parte del decreto relativo alla liberalizzazione delle aperture degli esercizi commerciali. Con una mozione urgente i due consiglieri Pdl chiedono a Formigoni: “di intervenire immediatamente, stante l’urgenza, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri affinchè venga adottato nella prima seduta utile un apposito decreto legge volto a stabilire una dilazione all’entrata in vigore dell’art.31 del Decreto Legge n.201/2011, almeno fino al 31 dicembre 2013, allo scopo di non turbare l’applicazione dell’attuale quadro normativo regionale mentre si attende di conoscere la decisione della Consulta in merito all’impugnativa della predetta normativa statale e di addivenire in tal modo ad conseguente definitivo consolidamento del quadro normativo regionale in materia, superando la situazione di incertezza amministrativa e di grave disagio degli operatori commerciali”.
La norma contestata dai consiglieri è dell’art.31 del decreto legge 6 dicembre 2011, n.201, che stabilisce che: "Secondo la disciplina dell’Unione Europea e nazionale in materia di concorrenza, libertà di stabilimento e libera prestazione di servizi, costituisce principio generale dell’ordinamento nazionale la libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza contingenti, limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi quelli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, ivi incluso l’ambiente urbano, e dei beni culturali" aggiungendo che: "Le Regioni e gli enti locali adeguano i propri ordinamenti alle prescrizioni del presente comma entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto".
Secondo il testo di mozione a firma Puricelli-Azzi, “la succitata normativa statale di cui alla Legge n.214/2011 che autorizza illimitatamente gli orari e le giornate di apertura degli esercizi commerciali è attualmente già in vigore ed ha suscitato forti perplessità tra numerosi soggetti operanti nel settore commerciale regionale in quanto autorizza illimitatamente gli orari e le giornate di apertura degli esercizi commerciali”. Inoltre, secondo quanto si legge, è opportuno attendere la suddetta decisione della Corte Costituzionale, “chiamata a giudicare la dubbia legittimità della suddetta normativa statale per la sua immotivata invasione di competenza da parte del Governo, sussiste attualmente il pericolo di gravi ed irreparabili pregiudizi alle condizioni di vita dei lavoratori addetti al settore commerciale, portati a lavorare anche la domenica ed alle condizioni già precarie, a causa della crisi, da parte delle piccole e medie imprese di questo importante comparto economico operanti in Lombardia”.
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