“Gli islamici? Possono pregare via web”
La Lega Nord contesta la preghiera temporanea sul terreno di via Pacinotti: "Perché non cercano un posto fuori Gallarate?". E intanto propongono una soluzione estrema
La preghiera della comunità musulmana – spostata temporaneamente, da venerdì 9 marzo, in via Pacinotti – agita la Lega Nord di Gallarate. Che fa una proposta estrema ma considerata non provocatoria: «La preghiera? Possono trasmetterla via web, come i cattolici che trasmettono la messa domenicale in tv». La proposta viene dal segretario del carroccio, Sandro Rech, che si pone anche molti dubbi sulla scelta della comunità di cercare ancora una volta una sede nelle città di Gallarate: «Come mai anche in presenza di oggettive problematiche tecniche che ostano alla fruizione di strutture private e/o pubbliche ubicate nel comune di Gallarate, le comunità islamiche non prendono serieamente in considerazione la possibilità di individuare un sito che li possa accogliere anche se non necessariamente sul territorio gallaratese? Cosa c’è dietro questo accanirsi nel rivendicare a tutti i costi la possibilità di riunirsi o di pregare solo a Gallarate? Se ne fa una questione di principio? O una questione politica?». Per quanto Gallarate sia il centro principale anche per una serie di paesi circostanti, la comunità avrebbe dovuto rivolgersi altrove, anche considerato che – sempre secondo la Lega – «i cittadini gallaratesi hanno dimostrato in più di un’occasione di non vedere di buon occhio queste adunanze sulla pubblica via», anche se il trasferimento della preghiera del venerdì in via Pacinotti ha avuto anche l’ok del parroco del vicino santuario di Madonna in Campagna.
Così, mentre i musulmani si preparano per il periodo
di preghiera nel terreno cintato di via Pacinotti (nella foto), arriva l’originale proposta del carroccio: «Ci permettiamo di dare un consiglio: perché non trasmettere via web gli incontri in modo che gruppi di almeno due persone (la preghiera deve essere compiuta in congregazione, e il gruppo secondo i sapienti è formato da almeno due persone, basandosi su quanto disse il Profeta : “due persone o più formano un gruppo”), possano comodamente dalla loro casa o da altro luogo assistere alla funzione». Una scelta che consentirebbe secondo i leghisti di aumentare il numero dei fedeli, anche in mancanza di un luogo "fisico". «Nessuno si scandalizza se la domenica le reti nazionali trasmettono la Santa Messa e se uno o più fedeli la seguono dalla loro abitazione, anzi la pratica è consigliata agli ammalati e agli anziani» dice ancora Rech, che ritiene che la rinuncia ad un luogo fisico sia «un compromesso senza portare avanti rivendicazioni».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città








Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.