Liaison Lega – Idv? “Solo fantasie”
Alla presentazione del suo libro Marco Reguzzoni parla di politica e alleanze: «Solo con chi garantisce il federalismo»
«L’unica vicinanza che c’è fra Lega e Idv, è che entrambi siamo all’opposizione di questo governo. Siamo vicini anche sul tema della legalità, ma su molti altri siamo distanti anni luce». Fantasioso, insomma, pensare ad un avvicinamento tra le due forze politiche. A dirlo il parlamentare della lega Nord ed ex capogruppo alla Camera dei Deputati Marco Reguzzoni che oggi al Circolo della Stampa di Milano ha presentato il suoi libro, “Gente del Nord”. Presenti al tavolo il giornalista Vittorio Feltri e l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini. Le parole di Reguzzoni arrivano dopo una serie di polemiche innescate dalla presenza nell’invito per la presentazione milanese del libro anche del numero uno dell’idv, Antonio Di PIetro. Di Pietro oggi non era presente per via di un problema fisico, ma in casa Lega l’invito – risalente a oltre una settimana fa – ha causato diversi malumori. Motivo? Qualche giorno fa in Toscana lo stesso movimento dell’ex magistrato del pool di Mani pulite aveva presentato “Inganno Padano – La vera storia della Lega Nord”, pubblicazione dove vennero usate dallo stesso capogruppo alla Camera dell’idv Massimo Donadi parole forti verso la Lega.
Da qui il tam tam interno al Carroccio: mai più gente dell’idv ai nostri incontri.
A smorzare i toni, dunque, oggi, le parole di Reguzzoni, che escludono alleanze coi dipietristi. L’ex pm ha comunque inviato un messaggio di saluto, promettendo di partecipare a una delle prossime presentazioni del libro di Reguzzoni. Lega e Idv, ha scritto il leader dell’Italia dei Valori, «sono gli unici due partiti presenti in Parlamento che sono nati tra la gente in modo spontaneo, come forza d’opinione, due realtà nuove, che hanno risposto alle istanze del territorio»
Ma a margine della presentazione di oggi, si è parlato anche di un’altra alleanza, quella col Pdl. In merito a questo argomento Reguzzoni ha ricordato la storia della Lega: «Bossi non può né deve condurre una strada lineare, deve schivare i colpi e fare alleanze con chi garantisce» di arrivare all’obiettivo dello Stato federale.
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