Lo scudetto maschile vola a Macerata

Nello spettacolare V-Day di Assago la Lube strappa il titolo a Trento dopo aver rimontato due set di svantaggio e annullato due match point. Più di undicimila spettatori al Forum

Ancora tie break, ancora emozioni, ancora uno scudetto assegnato all’ultimo respiro: come la finale per il titolo femminile, anche quella maschile si chiude al tie break, addirittura sul 22-20. Ad aggiudicarsi lo scudetto, il secondo della sua storia (qui l’albo d’oro), è la Lube Macerata, che restituisce con gli interessi ai campioni d’Italia di Trento la rimonta subita in finale di Coppa Italia: i marchigiani, inesistenti nei primi due set, chiudono la partita sul 3-2 dopo aver annullato due match point. Grande protagonista Igor Omrcen, al suo ultimo match in Italia, che ha festeggiato in piedi sui tavoli della tribuna stampa; azzeccatissime anche tutte le mosse del tecnico Giuliani, che ha inserito Pajenk e Kovar (giustamente premiato come MVP) ribaltando il risultato della finale. Occasionissima sprecata invece per Trento, che paga anche le precarie condizioni della stella Juantorena. Incontenibile la gioia delle migliaia di supporter di Macerata giunti a Milano, ma lo spettacolo è stato incredibile per tutti gli undicimila di Assago, che hanno tributato anche un commovente applauso a Vigor Bovolenta, tragicamente scomparso in marzo. Tra i VIP in tribuna anche due protagoniste della finale scudetto femminile come Caterina Bosetti e Valeria Caracuta, accompagnata da Massimo Aldera ed Enzo Barbaro.

La partita, di fatto, comincia dal terzo set, dopo che Trento aveva dominato i primi due parziali: campioni d’Italia devastanti in avvio (8-1), Macerata si riavvicina fino al 14-12 con Savani ma soffre terribilmente in difesa e si inchina al 25-19 di Juantorena. Secondo set neppure giocato dalla Lube: 8-5, 16-8, 25-12. Giuliani inserisce Pajenk al posto di Podrascanin e poi Kovar per Savani, ma è soprattutto la battuta a girare il match: nel terzo set la ricezione di Trento si ferma al 30% di perfetta e Macerata si porta avanti 4-8 e 8-13 (ace di Omrcen). L’Itas non molla e corona l’inseguimento sul 20-20 grazie a due muri di Birarelli, ma sul 21-21 Macerata piazza un altro break con Pajenk e Stankovic e si procura tre set point: chiude Juantorena sbagliando la battuta (22-25). Il quarto set si decide invece sul turno di battuta di Parodi che dal 5-7 porta Macerata al 5-11 (tre ace). Trento prova ancora a recuperare (11-13) ma si fa definitivamente staccare dallo stesso Parodi sul 15-20, e il muro di un ritrovato Omrcen porta le squadre al tie break.
Nel set decisivo si procede in assoluto equilibrio (3-2, 6-7); Juantorena sembra soffrire ma porta Trento sull’8-7 al cambio campo. Aiutato dal nastro, Omrcen trova l’ace del preziosissimo 9-11, ma una grande difesa consente a Kaziyski di pareggiare sul 12-12. Ancora Omrcen si procura il match point (13-14), Sokolov lo annulla ma poi spara fuori la battuta del 14-15, concedendo un’altra chance. Trento a sua volta ha due chance per chiudere (16-15, 17-16) ma non le trasforma; si continua a oltranza ma è sempre Macerata ad avere i palloni giusti, con Podrascanin e Kovar. Alla fine, sul 20-20, un attacco di Omrcen e un errore di Kaziyski decidono la sfida-scudetto.

Itas Diatec Trentino-Lube Banca Marche Macerata 2-3 (25-19, 25-12, 22-25, 18-25, 20-22)
Trento: Kaziyski 15, Birarelli 13, Della Lunga, Juantorena 11, Zygadlo, Raphael 3, Lanza, Sokolov 5, Djuric 13, Colaci (L), Stokr 11, Bari (L), Burgsthaler ne. All. Stoytchev.
Macerata: Lampariello (L), Pajenk 6, Savani 8, Exiga (L), Parodi 12, Stankovic 6, Kovar 12, Monopoli, Van Walle ne, Travica 5, Randazzo ne, Omrcen 20, Podrascanin 8. All. Giuliani.
Arbitri: Luca Sobrero e Fabrizio Pasquali.
Note: Spettatori 11210. Trento: battute vincenti 3, battute sbagliate 14, attacco 47%, ricezione 54%-32%, muri 14, errori 26. Macerata: battute vincenti 11, battute sbagliate 23, attacco 45%, ricezione 65%-47%, muri 9, errori 39.

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Pubblicato il 22 Aprile 2012
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