67 anni fa Angioletto Castiglioni uscì vivo da Flossenburg
L'associazione dedicata al partigiano e reduce dei campi di sterminio, morto poco più di un anno fa, ricordava ieri l'anniversario della fine della sua prigionia nel campo di sterminio nazista
Il dovere di ciascuno è di preservare i luoghi della memoria altrimenti la nostra vita non serve al mantenimento della Democrazia. Questo è il monito con il quale il presidente nazionale dell’ANED Gianfranco Maris, ex deportato a Mauthausen, ha concluso al Cimitero ebraico la mattinata iniziata da Dario Venegoni presso il Monumento ai Deportati, restaurato per la memoria della città. L’inaugurazione è avvenuta nel Cimitero Monumentale di Milano dove dal 1946 è collocato il Monumento ritornato oggi alle forme volute dai progettisti Belgiojoso, Peressutti e Roger (proprio all’ombra del Famedio) a memoria di tutti i Deportati politici morti nei lager nazisti. Ogni anno a maggio davanti al monumento si svolge la cerimonia per ricordare la liberazione dai lager nazisti avvenuta tra il 5 e l’8 maggio 1945.
Per l’Associazione Amici di Angioletto erano presenti Anna Longo, Presidente, e Patrizia Fazzini, socio fondatore. La cerimonia è stata l’occasione per riflettere su quanto sia pericoloso per una collettività scegliere di dimenticare, di lasciare nell’oblio la propria memoria storica. Oggi forse più che mai la memoria collettiva e condivisa è elemento sostanziale della nostra identità. Ecco perché è così importante che lo studio della storia ritorni ad essere centrale nella formazione alla cittadinanza attiva. Ogni città ha il compito di custodire i propri sentieri della memoria, fatti di strade, luoghi, cippi e monumenti commemorativi non tanto per celebrare sino alla noia un passato lontano e arido, ma per ritrovare le radici delle nostre azioni nel presente. La memoria infatti è l’unico presidio per evitare il ripetersi degli orrori del passato o per impedire che se ne compiano di nuovi. La mancanza di memoria è ciò che ha prodotto l’aberrante manifestazione che si è svolta a Milano il 29 aprile scorso, in un gelido silenzio di squadre schierate secondo un rituale nazifascista che deve allarmare.
L’Associazione Amici di Angioletto tenta di seguire le orme del cittadino benemerito Angioletto Castiglioni che fu custode della memoria e voce di chi non fece più ritorno a casa dai campi di sterminio dove l’orrore divenne quotidiano. Il 7 maggio 1945 Angioletto rinasceva a nuova vita: proprio il 7 maggio capiva di essere sopravvissuto a Flossenburg e alla marcia della morte e per una vita, proprio da quel momento, proprio per essere sopravvissuto, si fece testimone della barbarie umana perché non si ripeta mai più. A partire dal Tempio Civico, che grazie a lui è il cuore pulsante della memoria di Busto Arsizio, l’Associazione Amici di Angioletto intende costruire un percorso della memoria che ha come sede operativa l’Aula Ali della Libertà presso le ex scuole De Amicis in piazza Trento Trieste, di fronte al Monumento ai Caduti. In quella sede dove i partigiani furono torturati dalla Brigata Nera, dove i fascisti torturarono tra gli altri proprio Angioletto e massacrarono Mauro Venegoni, proprio lì l’Associazione intende creare un Memoriale a tutela della libertà e della dignità dell’essere umano.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.