Al presidio di Ammazzateci Tutti contro “l’inaccettabile attacco ad una scuola”

Chi sia stato o perchè lo abbia fatto ancora non si sa ma «dobbiamo scendere in piazza per condannare questi atti». Lo dice Davide Borsani al presidio convocato in piazza Santa Maria da “Ammazzateci Tutti” dopo il terribile attentato di Brindisi. «Non sappiamo ancora chi siano i responsabili -precisa il giovane attivista alle numerose persone riunite- ma dobbiamo dimostrare solidarietà» verso le vittime e le persone colpite da questo attentato. Quello che però più colpisce è stato «l’aver attaccato in questo modo una scuola che rappresenta un luogo molto importante per i giovani».

E così la società civile è scesa in piazza in tutta Italia per rispondere a questo attacco che «è un tentativo di impedire il futuro ai giovani», precisa Davide Borsani. Un ragionamento in linea con le parole che lo stesso ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, ha consegnato ai ragazzi con una lettera sul sito del MIUR. “Colpire da vigliacchi una scuola -scrive il ministro- è infatti colpire l’Italia intera, perché lì si forma il suo futuro. Dovete credermi, sento profondamente questa responsabilità e con me tutto il Governo e l’Italia intera. Faremo di tutto perché  una cosa del genere non succeda mai più”.

Tra i molti partecipanti, anche l’europarlamentare Lara Comi ha voluto portare la sua solidarietà evidenziando la sua vicinanza alle vittime.

Il presidio si è poi trasformato in un corteo che, sfilando per le stesse vie del centro in cui la macchina del Giro d’Italia continuava inesorabile i suoi preparativi, è arrivato al Tempio Civico per un minuto di silenzio con il Primo Cittadino Gigi Farioli.