Ancora scosse nella notte, in Emilia si scava

Bilancio sale a 17 morti e centinaia di feriti. Consiglio dei ministri per intervenire sui danni. Protezione civile al lavoro per sgombrare le macerie. Come aiutare via sms o bonifico

terremoto emiliaLa tragedia che stanno vivendo i cittadini dell’Emilia colpita dal terremoto la si legge scorrendo le tabelle dei report sismici dell’Invg, l’istituto di geofisica e vulcanologia. Decine, solo la notte appena passata, le scosse; alcune di magnitudo fino a 3, con epicentro nella pianura padana emiliana ad una profondità fra i 30 e i 5 chilometri.
Inutile dire che è stata una lunga notte di paura quella passata nelle tendopoli, dove trovano alloggio migliaia di persone non solo nel Modenese, ma anche in provincia di Bologna e nel Ferrarese. Nuovi sfollati, che si sommano a quelli del 20 maggio scorso: altri morti, altre scosse e distruzioni.
Al momento la conta dei morti sale 17 vittime, mentre i feriti sono centinaia tra cui 12 ricoverati in gravi condizioni all’ospedale Baggiovara di Modena. La popolazione dei Comuni di Mirandola, Medolla, Cavezzo, ma anche di Crevalcore e San Felice hanno trascorso la notte nei campi allestiti dalla protezione civile, ma c’è anche chi ha dormito in macchina e chi ha montato una tenda privata non lontano dalla propria casa dichiarata inagibile o crollata. A Bologna come a Modena oggi le scuole e l’università sono rimaste chiuse, per consentire le verifiche tecniche sulla stabilità degli edifici.
In mattinata è incominciato, attorno alle 10.15, il Consiglio dei Ministri dove all’ordine del giorno le misure urgenti da adottare per i soccorsi e la ricostruzione.

Il Dipartimento della Protezione Civile ha potenziato il sistema di risposta già attivo dal 20 maggio e, contemporaneamente, a livello locale, sono stati rafforzati i Centri operativi per la gestione dell’emergenza, con l’attivazione di un Centro Coordinamento Socccorsi a Bologna, che si aggiunge a quelli già attivi sul territorio.
Le Organizzazioni nazionali di protezione civile e le Regioni hanno messo a disposizione ulteriori moduli assistenziali, posti letto e servizi, per un ampliamento del 20% dell’attuale capacità ricettiva e ulteriori 1500 posti letto.

Il modulo Anpas– Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze della Lombardia è stato inviato a Novi, quello Ana – Associazione Nazionale Alpini di Treviso a Cento. Due moduli della Croce Rossa sono stati destinati a Concordia mentre altri due delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Abruzzo rispettivamente a Mirandola e a Cavezzo. Attivati anche i moduli di Umbria, Molise e Piemonte. In partenza questa mattina anche il modulo del Lazio. Anche altre Regioni hanno offerto la disponibilità di nuovi moduli e sono pronte a intervenire.
A disposizione della popolazione anche sei carrozze di Ferrovie dello Stato e due del nucleo Genio Ferrovieri. Ulteriori posti letto sono inoltre disponibili grazie al potenziamento degli accordi tra Regione Emilia-Romagna e Federalberghi.

In via di risoluzione la criticità legata alle disalimentazioni di energia elettrica. Ancora disalimentate meno di 200 utenze Enel nella provincia di Modena.
Su richiesta Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con la Regione Emilia-Romagna e grazie agli operatori di telefonia mobile e ai media, è attivo il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l’invio di SMS del costo di 2 euro, destinati alla popolazione emiliana colpita dagli eventi sismici.
Il Contact Center del Dipartimento della Protezione Civile è attivato h24. L’estensione – prevista dalla carta dei servizi del Contact Center – potrebbe essere ulteriormente modificata in base all’evolversi della situazione.
Il numero verde 800840840 fornisce agli utenti le informazioni in base agli aggiornamenti del Comitato Operativo riunito in seduta permanente nella sede del Dipartimento della Protezione Civile. Ricordiamo che il Contac Center non è un servizio di soccorso e non sostituisce i tradizionali numeri di emergenza (es.115, 118).
La Croce Rossa Italiana, in stretta collaborazione con Protezione Civile, aumenta le presenze nelle zone nuovamente colpite dal sisma: sono 200 circa i volontari e gli operatori della Croce Rossa Italiana impegnati nelle attività di soccorso e assistenza in seguito alla nuova scossa di terremoto. Qui ngli estremi per effettuare il bonifico a beneficio delle popolazioni colpite, attraverso il servizio predisposto dalla Croce Rossa Italiana.

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Pubblicato il 30 Maggio 2012
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