Giochi in dono alla neuropsichiatria
La Fondazione Ponte del Sorriso ha regalato oltre 50 giocattoli al reparto di Velate. Sono strumenti di gioco ma anche di cura
La bancarella del fruttivendolo, il banco da lavoro con gli attrezzi del meccanico, il carrello con i cubotti per le costruzioni, la casa delle bambole con l’arredamento in miniatura, la bilancia degli orsetti, l’amaca, la tombola tattile. Sono solo alcuni degli oltre cinquanta giochi che la fondazione Il Ponte del Sorriso Onlus ha consegnato alla Neuropsichiatria Infantile di Velate. Una donazione generosa, del valore di circa 3500 euro, resa possibile anche grazie al contributo del “Benvenuto Club” di Varese, che si è fatto carico di una parte dell’acquisto.
Non si tratta di semplici giocattoli, ma, se utilizzati da operatori esperti, di strumenti ludici e terapeutici, che possono dare una mano concreta ai bambini che presentano disabilità fisiche e psichiche, per aiutarli a superare le difficoltà coinvolgendoli in attività riabilitative che siano al contempo divertenti.
«Questa donazione è preziosa per l’intero reparto – ha dichiarato il dott. Fabio Zambonin, responsabile della Neuropsichiatria Infantile di Velate, attorno alla quale gravitano annualmente circa 200 pazienti –. Per noi operatori i giochi sono uno strumento di lavoro per tutti i bambini con problemi neuropsichiatrici. La componente ludica, fino ai 12/13 anni, è l’unica chiave di approccio sia per i fisioterapisti che per i logopedisti, perché il gioco motiva il bambino a partecipare e si possono mettere in atto importanti esercizi, utili alla cura di problematiche motorie e psichiatriche. E più un giocattolo è accattivante, tanto più stimola il bambino e porta benefici».
Il rapporto tra Il Ponte del Sorriso Onlus e la Neuropsichiatria Infantile non si esaurisce solo con questa donazione, ma si concretizza in altre iniziative. I volontari del Comitato Tutela Bambino in Ospedale, l’associazione che nel 2010 ha dato vita al Ponte del Sorriso Onlus, sono accanto ai bambini e agli adolescenti di questa Unità Operativa ogni qualvolta ce ne sia bisogno. Per sopperire all’assenza temporanea della persona incaricata, da circa due mesi, stanno garantendo, a fianco dell’autista, il servizio di accompagnamento con il pulmino dalle loro abitazioni ai presidi ospedalieri per le diverse attività riabilitative. I volontari hanno fatto così in modo che i bambini non sospendessero le terapie, evitando non poche e indifferenti conseguenze nel loro percorso di cura.
E un reparto di degenza di Neuropsichiatria Infantile, offerta sanitaria carente su tutto il territorio nazionale, è stato proprio uno dei punti fermi per il quale la fondazione Il Ponte del Sorriso Onlus si è impegnata nella realizzazione del nuovo ospedale materno infantile.
Il Centro di Riabilitazione di Velate fa parte dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Azienda Ospedaliera Fondazione Macchi di Varese è costituito da terapisti: logopedisti, fisioterapisti, psicomotricisti ed educatori professionali, che, insieme a neuropsichiatri infantili, psicologi ed assistente sociale, svolgono attività di tipo riabilitativo a diversi livello: rieducazione, educazione ed assistenza. Le attività sanitarie di riabilitazione sono rivolte a bambini e adolescenti affetti da patologie neurologiche croniche, caratterizzate da disturbi di diversa natura: motori, sensoriali, muscolo-schelettrici, percettivi, cognitivi etc…, che interferiscono con lo sviluppo del soggetto e con la sua relazione con l’ambiente circostante. Nel centro di riabilitazione di Velate si opera una presa in carico globale del paziente e della sua famiglia, predisponendo un progetto riabilitativo individuale, che prevede la definizione degli obiettivi a breve e a lungo termine, dei tempi e delle modalità di erogazione, in un processo di continua integrazione e coordinazione tra le aree specifiche di intervento.
Pubblicato il
30 Maggio 2012
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