I comici di Caffè Teatro invadono il PalaYamamay
Aldo, Giovanni e Giacomo, Enrico Bertolino, Ale e Franz, Picone, Alessandro Siani e molti altri hanno animato la serata a migliaia di persone accorse al Pala Yamamay. Ma qualcuno che non si è divertito c’è a causa dell'audio
In migliaia hanno invaso gli spalti del Pala Yamamay ieri sera, lunedì 14 maggio, ma in programma non c’era nessuna partita delle farfalle. Tutte le persone accorse erano lì per ridere grazie ai comici di Caffè Teatro, una realtà che è stata trampolino di lancio per moltissimi artisti.
Sul palco allestito per l’occasione si sono alternati per oltre 3 ore i nomi più importanti della comicità italiana ma non solo. La serata, presentata da Debora Villa, si è aperta con comici non troppo famosi, lasciando così le cartucce più attese per la fine dello show. Enrico Bertolino, ad esempio, ha scosso il palazzetto dello sport grazie alla sua graffiante analisi politica e al “rimpianto” della perdita di Berlusconi. Dopo di lui è toccato all’attesissimo trio Aldo, Giovanni e Giacomo salire sul palco con una divertente gag sull’arte moderna ma è stato un altro inedito trio a strappare una pioggia di risate al pubblico. Ale e Franz hanno arricchito la loro celebre panchina con un’ospite inatteso: Picone del duo Ficarra e Picone. I tre si sono così lanciati in una lunga improvvisazione che ha estasiato il pubblico resistito fino a quella tarda ora. Ed è toccato ad Alessandro Siani, uno dei protagonisti di “Benvenuti al Sud”, chiudere la serata ironizzando sugli stereotipi tra le varie regioni di Italia e scherzando con il sindaco «che non è una persona ma una comitiva» e l’assessore Fantinati «così anziano da essere coetaneo di Mazzini».
Per il sindaco Farioli, comunque, non pare essere stata una serata molto facile. Al di là delle battute di molti comici verso la sua figura, il primo cittadino di Busto ha dovuto affrontare un coro di fischi durante tutto il suo saluto in apertura dello spettacolo. Contestazione che neanche Debora Villa è riuscita a stemperare e che si è chetata solo quando Farioli è sceso dal palco andando ad occupare il suo posto in prima fila. Ma quelli a Farioli non sono stati gli unici fischi della serata. Interi settori del Pala Yamamay hanno protestato a lungo a causa dei problemi del sistema audio che non permetteva loro di sentire le battute dei comici e che hanno spinto molti ad andarsene ben prima della fine della performance.
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