Mirabelli: “Sul pronto soccorso, Fontana intervenga”

Dopo l'ennesima giornata di grandi numeri per il pronto soccorso cittadino, il capogruppo del PD rinnova l'invito al Sindaco perchè chieda maggiori tutele dalla Regione

Sui problemi del PS al Circolo, interviene il capogruppo del PD Mirabelli che esorta, nuovamente, Fontana a esigere maggiori garanzie dalla Regione Lombardia: « Già nello scorso mandato amministrativo, abbiamo denunciato come i disagi che gli utenti del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Circolo lamentavano nella vecchia struttura, purtroppo, si siano trasferiti anche nella nuova, che fa parte di un complesso costato alla collettività più di 100 milioni di euro. Numerose sono le nostre interrogazioni in merito agli atti del Consiglio comunale. Più volte abbiamo sottolineato come sia strano che un ospedale nuovo come quello di Varese, che rappresenta una eccellenza sotto diversi punti di vista, sia fermo a 568 posti letto nei reparti di degenza mentre Pavia e Brescia che vivono la stessa esperienza universitario-ospedaliera di Varese hanno rispettivamente 940 e 1200 posti letto.

Più volte abbiamo anche sollevato i problemi dell’individuazione di percorsi più lineari e veloci di ricovero in corsia e della creazione di adeguate strutture intermedie sul territorio, dato che molti degli accessi al Pronto soccorso, in realtà, non sarebbero di sua competenza.
E, nonostante la risposta infastidita del direttore generale Bergamaschi del febbraio 2010, non solo
abbiamo continuato a raccomandare alla Regione Lombardia di non lasciare soli i medici e gli infermieri del Pronto soccorso che sono in prima linea, ma siamo stati anche promotori della costituzione di una specifica Commissione sanità presso il Comune di Varese per cercare, tra le altre cose, proprio di tenere monitorata questa situazione.
Per questo, oggi, senza alcun spirito di polemica, di fronte ai nuovi disagi che si sono verificati al Pronto Soccorso nei mesi e nei giorni scorsi, attribuiti ad un eccezionale accesso da parte della popolazione, non esitiamo a chiedere conto alla Regione Lombardia e alla Direzione Ospedaliera del fatto che, a due anni di distanza, al Pronto Soccorso di Varese continuano a verificarsi gli stessi disagi del passato.
Nel maggio 2009 alcuni familiari dei pazienti dipinsero il Pronto Soccorso di Varese
come “Guantanamo”. Una definizione sicuramente eccessiva ma che, tuttavia, rappresentava il
termometro di un disagio palpabile da chiunque fosse costretto a recarsi in via Guicciardini. Perché nulla sembra essere cambiato da allora? Di chi è la responsabilità?
Da parte nostra, fermo restando che medici e infermieri fanno, con grande generosità, tutto il possibile e anche più del possibile, ribadiamo che la maggiore responsabilità di questa situazione è della Regione Lombardia che destina le risorse e ha le delega alla politica sanitaria.
Chiediamo, pertanto, per l’ennesima volta, al sindaco Fontana di fare sentire la propria voce, esigendo maggiori garanzie dalla Regione Lombardia affinché il Pronto Soccorso di Varese, affrontati davvero i problemi strutturali e organizzativi che sono all’origine dei disagi che vengono lamentati dai cittadini, possa tornare ad essere degno della città capoluogo di provincia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Maggio 2012
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