Quadrivio acquista il 40% del raviolificio “Lo scoiattolo”
L’aumento di capitale, sottoscritto dalla società di private equity e che entrerà nel fondo Q2, servirà ad accelerare lo sviluppo all’estero dell'azienda di Lonate Ceppino
Quadrivio Sgr (società di gestione del risparmio) ha sottoscritto un aumento di capitale pari al 40% del raviolificio "Lo scoiattolo spa", azienda alimentare di Lonate Ceppino, uno dei primi tre produttori italiani di paste fresche di altissima qualità.
L’azienda, fondata quasi trent’anni fa da Umberto Belletti (foto a destra), ha avuto nel 2011 un fatturato di 25 milioni di euro, conta circa 100 dipendenti ed esporta più del 60% della sua produzione. Risultati frutto della continua innovazione di prodotto, della qualità degli ingredienti e delle ricette rispettose della tradizione. «Avere al fianco Quadrivio – dice Aquilino Di Caro, amministratore delegato del raviolificio e genero del fondatore – significa per noi poterci dedicare alla ricerca della massima qualità e di nuovi prodotti da proporre sui principali mercati mondiali dove il food made in Italy ha sempre più una valenza culturale. Riteniamo anche che l’esperienza di Quadrivio nel settore alimentare e nella ristorazione ci permetta di acquisire nuove capacità e di ottimizzare le nostre risorse».
Quadrivio Sgr, società di private equity con oltre 250 milioni di euro in gestione, specializzata nell’acquisizione di partecipazioni in medie imprese italiane leader nel proprio mercato di riferimento, ha c
ompletato con questa nuova acquisizione il quinto investimento del fondo Q2, che ammonta in totale a 150 milioni di euro.
«Siamo molto soddisfatti di questo investimento – commenta Alessandro Binello, presidente di Quadrivio Sgr – perché riteniamo che la società, con il nuovo aumento di capitale, abbia ora tutti i mezzi finanziari sufficienti per dotarsi di una buona organizzazione interna e per svilupparsi con successo su quei mercati internazionali dove il consumo di pasta fresca è in costante aumento. Quest’operazione è totalmente coerente con la nostra strategia d’investimento in società leader nel proprio settore di nicchia che, con il nostro supporto, intendono crescere a livello internazionale, come già avvenuto con successo per Rossopomodoro, Emmeci e Fine Sounds, che ormai hanno la maggior parte del fatturato generato all’estero».
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